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I cambiamenti storico-politici

Nel corso della sua vita, la Compagnia di Gesù ha visto e vissuto numerosi cambiamenti storici, transizioni politiche, stravolgimenti, guerre in ogni territorio dove è stata presente.

Generazioni di gesuiti, negli Antichi Stati Italiani ed Europei, hanno visto invasioni territoriali, guerre civili e coloniali, unificazioni nazionali.

La stessa storia della Compagnia di Gesù ha risentito degli avvenimenti storici: con l’Unità d’Italia, ad esempio, i religiosi sono stati spesso allontanati dalle residenze ed i beni immobili confiscati; solo dopo alcuni anni, spesso decenni, i gesuiti sono tornati nelle città italiane, in altre residenze.

Lo stesso Ordine ha vissuto un importante avvenimento che ha profondamente inciso sulla sua storia: la soppressione nel 1773 e la ricostituzione ufficiale nel 1814.

Anche nel corso dei momenti storici più difficili i gesuiti hanno comunque portato avanti ministeri e apostolati, anche se con difficoltà, in altri abiti o sotto falso nome, come accaduto alla fine del Settecento.

La vita di padri e fratelli, così come quella dei laici, cambiava e si adattava ai cambiamenti storico politici, soprattutto nelle questioni squisitamente burocratiche, come i documenti personali.

Oggi vogliamo ricordare l’anniversario del referendum, avvenuto il 2 giugno 1946, per la scelta tra Repubblica o Monarchia, ricorrendo proprio ad uno di questi documenti.

Nel fascicolo del fratello Guido Zanni, si conservano le sue due carte d’identità, la prima ottenuta il 1 febbraio 1934, come suddito del Regno d’Italia, la seconda rilasciata il 1 aprile 1968 come cittadino della Repubblica Italiana.

Sono numerosi i fascicoli dei gesuiti che conservano documenti di due ordinamenti diversi, alcuni sono nati e vissuti negli Antichi Stati Italiani, come lo Stato Pontificio o il Regno delle Due Sicilie, per poi assistere all’Unità d’Italia, altri nati dopo l’unificazione hanno potuto vedere la nascita della Repubblica.

Ci sono alcuni gesuiti, particolarmente longevi, che sono vissuti in ben tre ordinamenti differenti, come p. Lorenzo Rocci, nato nel 1864 nello Stato Pontificio, sette anni prima della sua caduta, vissuto poi nel Regno d’Italia per tutta la sua durata, quindi nella Repubblica d’Italia, per i suoi primi anni di vita, fino al 1950 quando il religioso morì.

Conserviamo documenti d’identità anche per i gesuiti vissuti in Antico Regime, ogni ordinamento infatti richiedeva che gli individui fossero riconoscibili attraverso documenti di identificazione personale, necessari anche per viaggi oltre le frontiere, come i lasciapassare.

Per molti padri conserviamo i lasciapassare con i visti degli Antichi Stati Italiani che visitavano per ragioni dovute all’apostolato, l’equivalente del nostro passaporto.

                                                                                                       Maria Macchi