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Il patrimonio fotografico dell’Archivio Storico EUM

La Provincia ha un proprio patrimonio fotografico molto rilevante, custodito nell’Archivio. Consta di migliaia di fotografie. Quelle che ritraggono residenze, luoghi e collegi sono molto interessanti soprattutto per le città colpite dai pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale o da fenomeni di abuso edilizio che hanno portato alla distruzione di quartieri storici.

Le fotografie sono la tipologia documentaria che tutti abbiamo in casa e proprio grazie a esse ci siamo avvicinati fin da piccoli, inconsapevolmente, alla memoria storica della propria famiglia e dei propri ricordi personali. Anche la Provincia EUM ha un proprio patrimonio fotografico molto rilevante.

Si tratta di un documento da sempre molto suggestivo, in grado di restituire un frammento di vita, un momento, un’immagine catturati per sempre di persone, gruppi o paesaggi. Il patrimonio fotografico custodito nel nostro archivio consta di migliaia di fotografie, ma non sono tra le fonti predilette dai ricercatori, per diverse ragioni.

La fotografia è una tipologia documentaria molto recente, i primi esemplari risalgono alla prima metà dell’Ottocento, ma solo verso la fine del secolo divenne un mezzo diffuso su vasta scala, benché ancora costoso.

Per questo motivo, i ricercatori di storia moderna specializzati sull’Antico Regime e fino a inizio Ottocento, non si possono avvalere di questa fonte, se non per fotografie di luoghi scattate successivamente all’epoca di proprio interesse. I ricercatori di storia contemporanea invece si avvalgono molto più spesso delle fotografie, che possono rappresentare anche una testimonianza di eventi cruciali come le prime guerre mondiali.

Nel nostro archivio però il patrimonio fotografico, così come in molti altri archivi, non corrisponde ad un unico fondo o ad un’unica serie archivistica, poiché le fotografie e gli album si conservano nei fondi di diversi soggetti produttori: case di esercizi, collegi, residenze, singoli gesuiti.

Per questo motivo non esiste un unico inventario che possa agevolare la ricerca delle fotografie, ma bisogna verificare in tutti gli inventari, nei quali sono segnalate queste fonti così interessanti. Il patrimonio fotografico del nostro archivio è costituito da migliaia di fotografie sciolte e da decine di album relativi a singole case e collegi e che ci testimoniano anche la scelta operata nel conservare le foto, costituire una collezione per determinate occasioni.

Le fotografie conservate in archivio, a differenza di quanto spesso si crede, non raffigurano soltanto gesuiti o luoghi legati alla Compagnia di Gesù. Molto spesso conserviamo fotografie di migliaia di allievi dei collegi, purtroppo non sempre sono indicati i nomi di ognuno, ma spesso è possibile rintracciarli dietro la richiesta dei familiari e grazie al confronto con foto di famiglia.

Abbiamo anche foto singole di convittori spedite dalle famiglie ai loro professori gesuiti, in occasione del decesso avvenuto al fronte, che testimoniano un forte legame iniziato a scuola e proseguito nella vita adulta, anche se molti di loro sono morti prima di compiere vent’anni. Le foto che ritraggono residenze, luoghi e collegi sono molto utili e meritevoli di attenzione soprattutto per le città interessate dai pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale o da fenomeni di abuso edilizio che hanno portato alla distruzione di quartieri storici.

Particolarmente suggestive, in tal senso, sono le fotografie delle varie residenze e dei collegi della Provincia Napoletana, che ritraggono luoghi spesso non più esistenti o molto cambiati, come Villa Melecrinis, che è stata rasa al suolo negli anni Cinquanta per l’espansione urbana del Vomero.

Le fotografie consentono ai nostri ricercatori di compiere un viaggio intorno il mondo, restando in sala studio: grazie alle foto scattate nei territori missionari è possibile spaziare dal Canada di fine Ottocento, alla Cina degli anni Trenta, passando per il Brasile, l’Africa, l’India in bianco e nero e anche in numerosi scatti a colore.

Diverse foto che ritraggono personalità e personaggi storici in visita alle residenze dei gesuiti, tra queste anche la principessa Grace di Monaco, in visita insieme al consorte il Principe Ranieri III alla residenza della Compagnia di Gesù nel Principato.

                                                                                                          Maria Macchi