
Chiamato alla vita
Il Signore parla continuamente al tuo cuore e lo infiamma di entusiasmo per il mondo. Il primo segno che indica un cuore toccato dalla grazia di Dio è l’apertura alla vita. Ti accorgi che la tua vita non è solo un fatto biologico, bensì un atto d’amore, un gesto fatto unicamente per te.
Scopri che tu esisti perché sei creato per essere amato e per amare. L’unico destino già scritto è questo. Quando questa consapevolezza ti raggiunge, cambia il tuo sguardo su te e sul mondo. Ti accorgi che vai bene così come sei e che ogni persona intorno a te diventa degna di essere amata. E non puoi più rimanere indifferente al grido di aiuto dell’umanità.
Chiamato lì dove sei più fragile
Il peccato consiste nel vivere come se non fossi figlio, ma semplicemente un essere gettato nel mondo, a caso. Ci sono molti motivi che ti inducono a sentirti lontano da Dio: le circostanze della vita, le cose che capitano, le relazioni che non funzionano. Ti senti solo, indifeso, inadeguato, indegno. Il peccato è una ferita aperta che ti spinge a chiuderti in te stesso, a recuperare un briciolo di dignità giudicando gli altri, a perdere la fiducia e la speranza che le cose possano cambiare. E se vivi nella diffidenza, dovendoti continuamente difendere, come puoi pensare di essere libero?


Chiamato con un nome di grazia
E’ proprio lì che il Signore viene a cercarti. Il tuo peccato diventa il luogo privilegiato per conoscere il suo amore nella sua forma più alta: il perdono. Quando hai il coraggio e l’umiltà di riconoscere il tuo peccato, tocchi con mano la tua umanità: essere “uomo” vuol dire innanzitutto essere amato sempre, anche quando sbagli. E, contemporaneamente, conosci il vero volto di Dio.
In quel momento, la parola che Dio pronuncia sulla tua vita non è un giudizio, ma il tuo nome di grazia. Il tuo nome di grazia esprime la volontà di Dio su di te, il suo modo di guardarti, il tuo modo di essere amore nel mondo a nome suo.