Roma. Si chiude ciclo di conferenze sulla legalità a La Sapienza
Si è concluso martedì 4 dicembre il ciclo di incontri “La legalità tra responsabilità personale, società civile e istituzioni” organizzato dai Padri Gesuiti della Cappella della Sapienza in collaborazione con il Rettorato della stessa Università e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Sono intervenuti Giuliano Amato, già Presidente Consiglio dei Ministri, Fulco Lanchester, docente di Diritto costituzionale italiano e comparato, e Raffaele Romanelli, docente di Storia contemporanea. Ha moderato P. Vincenzo Sibilio SJ che ha aperto i lavori ricordano i suoi precedenti incarichi a Reggio Calabria e Palermo, «due città magnifiche ma con tantissimi problemi».
Non è solo il sud dell’Italia a peccare di illegalità. Tutti i relatori hanno infatti concordato che la «propensione all’illegalità si manifesta a tutti i livelli nella nostra società». Dalle cose più piccole, come fare la fila – per Amato «gli italiani sono i campioni della fila a ventaglio» – alla corruzione nelle istituzioni pubbliche. Come uscirne? «La società civile deve imporre il bene comune al legislatore», è la ricetta formulata da Amato che ha invitato gli studenti a essere protagonisti del futuro dell’Italia.
Ai ragazzi ha rivolto un invito anche P. Sibilio: «Il ciclo di conferenze finisce oggi, ma non il nostro impegno. Siamo qui per lavorare con voi affinché La Sapienza torni ad essere un’Università di eccellenza».