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Inaugurata “La Chiesa che accoglie”, l’ospitalità a Cangiani

Il progetto per senza fissa dimora, nato dalla collaborazione tra la diocesi di Napoli e la Compagnia di Gesù, è partito mercoledì 15 aprile e proseguirà fino a giugno. Cinquanta le persone ospitate nell’edificio a Cappella Cangiani messo a disposizione dai Padri Gesuiti.

«Sul giornale, oggi, c’è una foto che colpisce il cuore: tanti senzatetto di una città sdraiati in un parcheggio, in osservazione…

. Chiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza a tante persone che nella società, nella vita normale, vivono nascoste ma, come i senzatetto, nel momento della crisi, si evidenziano così»: così papa Francesco aveva pregato, il 2 aprile, all’inizio della messa mattutina. Molte le diocesi, le congregazioni e le realtà ecclesiali che si sono mobilitate per l’accoglienza. Un’ultima iniziativa – “La Chiesa che accoglie” – è nata dalla collaborazione tra la Chiesa di Napoli e la Compagnia di Gesù: da mercoledì 15 aprile fino a giugno, infatti, cinquanta senza fissa dimora  sono ospitati in un edificio a Cappella Cangiani messo a disposizione dai Padri Gesuiti.

 

«L’arcidiocesi di Napoli, nella persona del suo cardinale Crescenzio Sepe, ha avuto a cuore un dramma sociale ulteriormente aggravato dalla pandemia in corso e si è resa responsabile di una iniziativa veramente molto bella», dichiara padre Gianfranco Matarazzo, provinciale della Provincia Euro-mediterranea. «Come Gesuiti siamo contenti di aver potuto collaborare a questo servizio importante mettendo a disposizione una nostra struttura. Il tutto è avvenuto nella collaborazione con la Chiesa locale e con altri carismi a servizio dei poveri. Ci riusciamo già ordinariamente: è ancora più bello e prezioso farlo in spirito di unione in un momento così delicato e per il bene di tutti».

L’Arcivescovo, dopo aver informato il Prefetto e il Sindaco di Napoli, ha dato incarico ai competenti uffici della Curia e alla Caritas di provvedere immediatamente ad attrezzare tutti gli ambienti di quanto necessario per accogliere dignitosamente gli ospiti, che hanno in dotazione abbigliamento, biancheria personale e da camera. Oltre l’alloggio vengono assicurati vitto, assistenza sanitaria e animazione. La gestione è affidata a una Cooperativa specializzata e a religiose. Da parte di tutti coloro che sono presenti, a vario titolo, vengono osservate rigorosamente tutte le disposizioni di prevenzione e sicurezza interpersonale impartite dalle autorità civili e dalla Conferenza episcopale italiana.

Il complesso di Cangiani, di proprietà della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù, è in corso di vendita, ma nelle more di questo processo, la Provincia ha promosso un accordo che permettesse di rispondere alla richiesta della Chiesa di Napoli. La conclusione del progetto è prevista per la fine del mese di giugno 2020. Questa concessione è un piccolo segno del lavoro che la Provincia Euro-Mediterranea fa per le persone in difficoltà e un’ulteriore occasione per continuare il servizio e la collaborazione con le Chiese locali. «Un servizio di accoglienza che diverse nostre opere portano avanti», dichiara Matarazzo, «e stanno cercando di garantire anche e soprattutto in queste drammatiche condizioni».

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