Palermo.Studenti in visita al campo di concentramento di Terezin
Nel febbraio scorso, il Centro Educativo Ignaziano (CEI) ha portato gli studenti del V anno in viaggio d’istruzione a Praga con il desiderio di immergersi nella storia, nell’arte, nella cultura e nella spiritualità comunicata da questa capitale europea. Accanto alle visite culturali, è stata colta l’occasione per riflettere ed entrare in contatto con quell’evento che ha sconvolto la storia umana e spirituale del mondo occidentale: la Shoah. Debora Capone del V classico B, racconta: Una delle visite che mi ha colpito di più è stata quella al campo di concentramento di Terezin; lì tutto cambiò: l ‘entusiasmo, i sorrisi anche il freddo si sentiva di più…quasi ci vergognavamo a lamentarci, non potevamo sentire freddo imbacuccati come eravamo ascoltando la lettura di un passo del libro “La notte” di Elie Wiesel …Già entrando e percorrendo quel lungo viale si sentiva la rabbia, il fastidio… E poi la visita della sinagoga nell’ex ghetto ebraico di Praga; è difficile esprimere a parole cosa si prova a guardare tutti quei nomi scritti… fermarsi davanti alcuni nomi e fare la differenza tra l’anno della morte e quello della nascita e rendersi conto che quei nomi talvolta erano di nostri coetanei, spesso anche più giovani… Ogni giorno si assegnava agli studenti quell’esercizio eminentemente ignaziano che è cercare e trovare Dio in tutte le cose, da svolgere silenziosamente: Uno degli aspetti più interessanti poiché ha contribuito a rendere unito il gruppo, quasi tutti esprimevamo un pensiero riguardo la giornata, un’immagine che ci aveva colpiti; il tema era sempre lo stesso: trovare immagini di trascendenza…cercare Dio. Arricchente il contributo di una guida dell’Associazione Pietre Vive – nata in Italia ma presente anche a Praga – che ha aiutato a svelare il messaggio teologico inscritto nelle sculture, nei dipinti e nell’architettura stessa della chiesa dei Gesuiti.