Roma. Alberto Hurtado alla Gregoriana
“Il lascito di Sant’Alberto Hurtado e la sua proiezione nella società universale” è stato il tema di un seminario tenuto in ottobre a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, promosso dalla Pontifica Commissione per l’America Latina, in collaborazione con l’Ambasciata del Cile e la stessa Università Gregoriana. Si è voluto ricordare l’eminente figura di questo gesuita cileno a otto anni dalla sua canonizzazione avvenuta nel 2005. La fama di Padre Hurtado, nato nel 1901 e scomparso a soli 51 anni, è ormai diffusa in tutto il mondo per avere dedicato la sua vita all’apostolato, alla formazione dei giovani e all’aiuto dei più bisognosi, dei poveri, degli anziani, degli indifesi. “La sua azione sociale – è stato detto – si è ispirata ai concetti cristiani della dignità dell’uomo, auspicando una società che promuova uno sviluppo umano basato sui principi della giustizia, della carità e dell’equità. In un’epoca di relativismi, il Padre Hurtado considerava il bene comune e la giustizia come ideali sui quali dovevano organizzarsi la società e tutte le strutture che la sostengono: la famiglia, lo Stato, l’economia, le associazioni aziendali e sindacali, la Chiesa”. Il suo nome resta ancora oggi legato all’Hogar de Cristo, struttura di accoglienza per gli emarginati, di cui è stato il fondatore.