America del Nord. Kateri Tekakwita, la prima Santa amerindia
Il 19 dicembre 2011 il Santo Padre ha firmato il decreto che autorizza la Congregazione per le Cause dei Santi a dichiarare “Santa” la Beata Kateri (Caterina) Tekakwita che sarà così la prima amerindia elevata agli onori degli altari. Nata nel 1656 a Ossernenon, l’attuale Auriesville negli Stati Uniti, Kateri era figlia di un capo tribù indiano dei Mohawk e di una indiana algonchina cattolica. All’età di quattro anni i suoi genitori morirono per un’epidemia di vaiolo che in parte sfigurò anche il suo volto. Fu così adottata da un parente di una tribù vicina. La Missione era allora sotto la direzione dei gesuiti francesi e fu uno di loro, il P. Cholenec SJ, che la battezzò all’età di venti anni e la seguì poi spiritualmente. I membri della sua tribù non compresero questa scelta e la emarginarono. Kateri si sottopose a molte penitenze e mortificazioni fisiche, pregando per la conversione dei suoi parenti e della sua tribù. Per sfuggire alle persecuzioni che attentavano alla sua vita fuggì e si stabilì presso una comunità di cristiani nativi a Kahnawake, nel Quebec, dove dedicò la sua vita alla preghiera, alla penitenza e alla cura dei malati e degli anziani. Morì nel 1680 a 24 anni di età. La tradizione vuole che le cicatrici sulla faccia siano scomparse miracolosamente dopo la morte, rivelando un volto di straordinaria bellezza.