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Roma. “L’Italia sono anch’io”: consegnate le 50mila firme

L’obiettivo delle 50.000 firme necessarie per presentare le due proposte di legge di iniziativa popolare promosse dalla Campagna L’Italia sono anch’io è stato raggiunto e largamente superato.
Lo hanno annunciato le organizzazioni promotrici nella conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di oggi dopo la consegna della firme alla Camera dei Deputati. Decine di migliaia di cittadini hanno voluto, con la loro firma, condividere le ragioni della Campagna: una riforma della legge che attualmente regolamenta l’accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera e l’introduzione del diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri residenti.

Un successo straordinario, possibile solo grazie ai tanti comitati locali che si sono costituiti in tutta la penisola per sostenere la Campagna.
Centinaia di volontari hanno organizzato una miriade di iniziative di informazione e confronto, avvicinando migliaia di cittadini che spesso hanno dimostrato una grande sensibilità alle tematiche proposte.

Padre Giovanni La Manna (presidente Centro Astalli) commenta così il risultato raggiunto: “è una giornata importante in cui si celebra oltre che il raggiungimento dell’ambizioso traguardo che ci si era prefissati circa un anno fa, anche e soprattutto il senso di civiltà e apertura mostrato da ciascun italiano firmatario della campagna. Finalmente un segnale positivo da parte di un Paese che sui temi legati all’immigrazione e all’asilo, negli ultimi anni, non ha mostrato sempre il suo volto migliore. Il riconoscimento della cittadinanza e il diritto di voto amministrativo siano solo i primi passi nella direzione di cambiamenti normativi capaci di realizzare una società in cui immigrati e rifugiati rappresentino una ricchezza per il futuro di tutti”.

La consegna delle firme rappresenta solo la prima tappa di un percorso che sarà ancora lungo e impegnativo. Si tratterà, poi, di fare in modo che il Parlamento calendarizzi la discussione sulle due proposte di legge per arrivare in tempi rapidi alla loro – speriamo – approvazione.

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