Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Cultura Roma. Convegni e conferenze per i 400 anni di Padre Clavio, gesuita e scienziato
Cultura

Roma. Convegni e conferenze per i 400 anni di Padre Clavio, gesuita e scienziato

Numerose le iniziative che nel corso del 2012 si sono tenute per ricordare il 400mo anniversario della morte di P. Christopher Clavius SJ (12 febbraio 1612), figura chiave per la nascita e lo sviluppo della tradizione scientifica della Compagnia.
Tra gli eventi più recenti ricordiamo il XXXI convegno ESOP (European Symposium on Occultation Projects), proprio in onore dell’anniversario della morte di P. Clavio. L’evento si è tenuto dal 24 al 27 agosto, organizzato dal prof. Costantino Sigismondi, a Pescara, presso la sede dell’ ICRAnet (International Center for Relativistic Astrophysics). La Specola Vaticana è membro fondatore dell’ICRAnet e, in questa occasione, P. Gabriele Gionti SJ, in qualità di rappresentante della Specola, ha tenuto un seminario su P. Clavio e la sua eredità al Collegio Romano.
Il prossimo 19 Ottobre, inoltre, ci sarà una giornata di studio alla Gregoriana dedicata figura di P. Clavio SJ.
Clavio fu ricevuto in noviziato dallo stesso S. Ignazio nel 1555. Fu attratto dallo studio dell’astronomia in seguito all’osservazione di una eclissi totale di sole nel 1560 quando era studente nel collegio di Coimbra. Studiò teologia al collegio Romano e fu ordinato sacerdote nel 1564 a Roma. Un anno prima della sua ordinazione fu incaricato di insegnare matematica nello stesso collegio dove rimase fino alla morte. Fu influente nella stesura delle tre edizioni (1586, 1591, 1599) della Ratio Studiorum, il programma di studi per i collegi dei Gesuiti, perché riuscì a far equiparare, per importanza, i professori di matematica a quelli di filosofia e a fondare e istituzionalizzare un’Accademia di Scienze nel Collegio Romano. Inoltre riuscì a imporre un approfondito, per l’epoca, studio delle scienze matematiche nel curriculum di studi di base di tutti i gesuiti e ottenne che alcuni gesuiti, fra i più dotati, potessero frequentare l’Accademia di Scienze, all’interno del Collegio stesso. L’Accademia doveva formare professori di matematica per i collegi e i missionari. Clavio vi insegnò per tutta la vita ed ebbe anche studenti e seguaci famosi fra cui: P. Grienberger (successore di Clavio), P. O. Grassi (famoso per lo studio delle comete), P. Guldin (famoso per l’omonimo teorema sul volume dei solidi di rivoluzione), P. G. de Saint Vincent, P. M. Ricci, che ebbe tanto successo in Cina, etc. Egli scrisse un famoso commento ai quindici libri degli Elementi di Euclide, un commento alla Sfera di Sacrobosco (nel quale spiegava e commentava il sistema geocentrico), l’Algebra, la Geometria Pratica e anche un famoso libro (Novi Calendari Romani Apologia) per la diffusione del calendario gregoriano. Per volontà di Gregorio XIII, infatti, P. Clavio prese parte alla commissione che dovette decidere del passaggio dal calendario giuliano a quello elaborato da Luigi Giglio o Lilio che prese il nome di Calendario Gregoriano.

Il 12 febbraio, giorno dell’anniversario della morte, c’è stata una messa commemorativa alla Chiesa del Gesù a Roma presieduta da P. François-Xavier Dumortier SJ, rettore della Pontificia Università Gregoriana. Inoltre, nella stessa chiesa, sono stati esposti sei poster, patrocinati anche dal Pontifico Consiglio della Cultura, sulla vita, l’attività e l’eredità scientifica lasciata al collegio romano da p. Clavio, S.J.
Gli stessi poster, tradotti in portoghese, sono stati esposti in Brasile: alla Pontificia Universita` Cattolica (PUC) di Rio de Janeiro; al prestigioso IMPA (Istituto Nazionale di matematica pura e applicata); al Colégio Santo Inácio, dei Gesuiti, Rio de Janeiro; all’ Istituto di Matematica dell’ università di San Paolo, dove P. Paul A. Schweitzer SJ, professore di matematica alla PUC, il 17 agosto ha tenuto anche un seminario su “Scienza, fede e matematica”; al Colégio São Luis (San Paolo).
Le relative traduzioni in inglese dei poster sono state esposte negli Stati Uniti all’ università di Fairfield (Fairfield, Connecticut, USA), durante l’incontro annuale del gruppo “Clavius” di matematici gesuiti e relativi amici. Si prevede, inoltre, di esporre presto i poster presso l’Università` di “Holy Cross” in Worcesster, Massachusetts e in altre università gesuitiche negli Stati Uniti.
Alla PUC ci sono state due tavole rotonde su Clavio e la storia della scienza in Compagnia di Gesù, con la partecipazione di molti scienziati fra cui il prof. Sergio Boscardin il 31 maggio scorso.
P. Clavio si inserisce nella tradizione scientifica della Compagnia di Gesù che risale al “modus Parisiensis” della formazione di Sant’Ignazio e dei primi compagni a Parigi.
Questo programma di studi prevedeva anche lo studio della matematica (gli elementi di Euclide, l’algebra), dell’astronomia (l’astronomia tolemaica) e della fisica del tempo (Fisica Aristotelica). Esso fu utilizzato (prima della Ratio Studiorum) nei primi collegi della compagnia, in particolare nel primo a Messina (1548) dove il primo rettore fu Nadal che insegnò Greco, Ebraico e Matematica.
L’importanza dello studio della scienza, per fini apostolici, emergeva già dalle lettere della prima generazione di Gesuiti missionari in Asia. Dalle missioni, per esempio da alcune lettere di San Francesco Saverio, si capiva che i popoli asiatici erano più interessati alla scienza che portavano i missionari che alla predicazione del Vangelo.  
P. Clavio era conosciuto come l’Euclide del XVI secolo. Aveva fatto una esegesi del testo greco degli Elementi trovando anche delle aggiunte spurie che corresse. La sua scuola di geometria ha prodotto persone come P. Girolamo Saccheri SJ, che arrivò, senza accorgersene, alla scoperta delle geometrie non euclidee. Clavio ebbe anche un intenso rapporto epistolare e cercò anche di aiutare il giovane Galilei. E ne confermo, in seguito, le osservazioni astronomiche al telescopio.
Clavio non è stato un matematico di prima grandezza, ma nelle scuole dei collegi della Compagnia si sono formati sui suoi testi anche matematici famosi come Cartesio. Certamente Clavio ha contribuito alla rivoluzione scientifica del XVII secolo, ma la sua rimane una scienza “tradizionale”. Aveva difficoltà ad accettare il modello eliocentrico perché nelle scienze naturali ragionava ancora con le categorie aristoteliche-tomistiche; la fisica doveva ricercare l’ontologia del reale e questa non poteva essere se non il modello geocentrico per i fenomeni astronomici.

Ultime notizie
Esplora tutte le news