Messico. Il vangelo dei Maya
Il P. José Javier Avilés Arriola SJ, vicario per la Giustizia e la Pace della diocesi di San Cristóbal de las Casas, nel Chiapas (Messico), scrive: “Gli dei Maya crearono l’uomo e la donna perché vivessero in armonia con la natura e con tutto ciò che li circondava. Il Popol Vuh (il libro maya della creazione) dice ‘Tutto era sospeso, tutto era calmo e silenzioso; tutto era ancora immobile e lo spazio del cielo era vuoto… I creatori parlarono tra loro, meditarono e deliberarono, decisero e confermarono… Pianificarono la creazione: la nascita della vita e la creazione dell’uomo e della donna’. Il messaggio è simile all’inizio degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio di Loyola: ‘L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore e, mediante questo, salvare la propria anima. Le altre cose sopra la faccia della terra sono create per l’uomo perché lo aiutino a conseguire il fine per cui è stato creato’. Oggi, il mondo che rifiuta il Vangelo, predica valori che conducono la maggior parte della gente alla povertà: individualismo, consumismo, l’accumulo di capitali e di ricchezze da parte di pochi. Le popolazioni maya percorrono una via diversa. Marginalizzati e discriminati, offrono tuttavia una ricchezza di valori simili a quelli del Vangelo, attraverso i quali Dio si manifesta (…). Noi gesuiti, che abbiamo lavorato per più di cinquant’anni nel Nord dello stato del Chiapas, siamo quotidianamente testimoni della presenza di Dio tra il popolo maya. Per gli Tzeltales (il gruppo etnico più numeroso, discendente dai Maya), la Vida Buena (la “buona vita”) consiste nel creare armonia tra gli individui, la famiglia e la comunità, con la natura e con Dio. Creare armonia è un valore fondamentale. I valori degli Tzeltales non sono solo principi, ma uno stile di vita che porta ai valori evangelici”.