GesuitiGiovani. La fedeltà, nel quotidiano, con l’aiuto di una mail
E’ la fedeltà a Dio che si costruisce nel quotidiano, dopo le emozioni dei grandi eventi e le lacrime dei momenti eccezionali, che ci permette di “in tutto amare e servire” come direbbe Ignazio di Loyola.
Una mail, di prima mattina, con il Vangelo del giorno e cinque righe di accompagnamento e commento del vangelo. Da due mesi raggiungono almeno in un click 800 Giovani Ignaziani, ragazzi/e che si coinvolgono nella attività giovanili dei gesuiti, ricevono un aiuto a vivere la propria fede nella quotidianità, “cercando e trovando Dio in tutte le cose”.
Padre Loris Piorar, delegato per la pastorale giovanile è il coordinatore dell’équipe che anima questa iniziativa.
“L’iniziativa è nata dalla necessità espressa dai ragazzi di continuare un cammino di preghiera e di incontro con il Signore, e dalla difficoltà di riuscire a mantenere costante questo incontro, dal bisogno di confrontarsi con la Parola e dalla difficoltà a leggerla da soli. L’idea, in particolare, è venuta fuori con un gruppo di San Saba, a Roma, a cui si dava un veloce commento ogni giorno. Il nostro punto di riferimento sono le esperienze, molto ben molto costruite, di due siti di gesuiti, – sacred space irlandese, e pray as you go, inglese – che hanno creato una struttura organizzata di preghiera. Noi abbiamo iniziato con una formula molto semplice: quotidianamente mandiamo, dal lunedì al venerdì, via mail e poi pubblichiamo su facebook e su twitter, il vangelo del giorno con cinque righe di commento che servono ad avere alcune chiavi di lettura. Come il vangelo mi può aiutare nella mia quotidianità”.
E’ un’idea tipicamente ignaziana…
“Ci guidano le parole di Ignazio: trovare Dio in tutte le cose, in tutto amare e servire. Aiutare i ragazzi a scoprire il Signore non solo nei momenti importanti, forti, ma anche nella quotidianità, nei vari ambiti della loro vita. Abbiamo individuato cinque grossi ambiti su cui si devono confrontare nel rapporto con il Signore: la famiglia (parenti/genitori/fratelli), l’amicizia (nella scuola, tempo libero, sport), nella vita di coppia, nella comunità cristiana (il gruppo di appartenenza nella Chiesa), la società (università, lavoro, politica)
Ci sono continue proposte per migliorare il nostro servizio ai giovani; alcuni hanno proposto di creare un’applicazione da scaricare, e sarebbe interessante farlo e al contempo pensare a un cammino come quello degli irlandesi, un tempo di preghiera guidato da scaricare.
Oggi la nostra idea, appena iniziata, non consiste in una preghiera guidata ma in uno strumento per poter pregare, alcuni spunti per poter pregare la Parola ed incontrare il Signore nella mia giornata”.
Che risposta avete avuto?
“Su 800 persone a cui abbiamo inviato la prima mail solo 18 hanno chiesto di sospendere l’invio. E’ una cosa molto positiva. Addirittura alcune ragazze cinesi che non capiscono l’italiano ci chiedono comunque di riceverla. Un’ulteriore possibilità sarebbe tradurla anche in inglese, perché sono appena cinque righe, ma questo significa un lavoro di équipe più strutturato. Vediamo che per molte persone, anche adulti, ci sono molti frutti, nonostante sia una cosa molto semplice”.
Qual è la fascia di età delle persone che raggiungete?
“Soprattutto giovani ignaziani che hanno partecipato alle nostre iniziative: pellegrinaggi, attività estive, convegni, etc. Chi ha partecipato è in un database e riceve la mail. Ci si incontra nelle iniziative ordinarie e nelle attività estive. Abbiamo appena fatto un pellegrinaggio giovanile nel 2012, ed è in previsione nel fine aprile 2014 un’ulteriore iniziativa di pellegrinaggio ignaziano per i giovani ignaziani, trasversale a tutte le realtà dei gesuiti”.
vi.pri.