Napoli. Alla scoperta di Napoli, con le “Pietre Vive” del Gesù Nuovo
“A fire that kindles other fires”, ossia “un fuoco che accende altri fuochi”: la citazione del secondo decreto della Congregazione Generale XXXV della Compagnia di Gesù, del 2008, ben rende l’idea di quanto accaduto a Napoli dal 12 al 14 aprile scorso. Come “un fuoco” in miniatura, infatti, le Pietre Vive hanno acceso “altri fuochi” nei giovani e in tante altre persone incontrate davanti la chiesa del Gesù Nuovo. Si è trattato del terzo week end internazionale delle Pietre Vive a Napoli con la collaborazione di Pietre Vive provenienti da Roma, Bologna e altre città. Presenza importante è stata quella di P. Jean-Paul Hernandez SJ, che ha offerto la catechesi sul Nome di Gesù che ha dato il là all’esperienza, seguita da diverse decine di giovani e adolescenti di Pietre Vive e della locale CVX “Immacolata al Gesù Nuovo” . La Città partenopea si è dimostrata da subito adatta ad accogliere i molti giovani provenienti da diverse città e nazioni. Altri gesuiti e laici hanno aiutato il gruppo, tra locali ed esterni, ad approfondire il proprio cammino di fede e la conoscenza, nello specifico, della chiesa dell’Immacolata nel Gesù Nuovo di Napoli.
Il cuore della tre giorni è stato il servizio assolutamente gratuito offerto per i tanti turisti e pellegrini, italiani e stranieri, che hanno visitato il Gesù Nuovo sabato 13 aprile.
P. Narciso Sunda SJ ha tenuto una lectio sul testo degli Atti degli Apostoli in cui il diacono Filippo aiuta l’eunuco funzionario di Candàce a scoprire qualcosa del mistero della storia di Dio con noi. Tale approfondimento ha permesso alle Pietre Vive di comprendere e di aiutare nella lettura degli affreschi della piccola “San Pietro” di Napoli tanti “eunuchi” contemporanei che inizialmente all’esterno della chiesa rifiutavano ogni sorta di accompagnamento e spiegazione, poi, entrati all’interno del Gesù Nuovo e ammirando meravigliati, accettavano la proposta di spiegazione dei contenuti.
L’esperienza si è svolta all’insegna della ignazianità. La prima serata si è conclusa accompagnando i tanti ragazzi e giovani presenti attraverso un esame di coscienza guidato da P. Pierluigi De Lucia SJ che li ha condotti nel disvelamento della propria “black Box” interiore. Anche suor Lorena Armiento S.A., che collabora da tempo con le Pietre Vive romane, ha regalato degli spunti per la meditazione serale. Con una organizzazione efficiente della comunità di Napoli, grazie all’ospitalità di P. Vittorio Liberti SJ, superiore e parroco del Gesù Nuovo, i giovani partecipanti hanno vissuti momenti di serena e gioioia convivialità, anche andando alla scoperta di Napoli, specialmente del Centro Antico, accompagnati da altre Pietre Vive napoletane.