Cambogia. Sostegno alle foreste e alle comunità
Nel Bollettino Jesuits in Asia-Pacific (JCAP eNews), di maggio leggiamo: “In un pezzetto di terra di 5 metri per 11 abbiamo costruito lo scorso anno una semplice struttura in legno con il tetto di plastica per iniziare un vivaio di alberi tipici della Cambogia. Il vivaio, che si trova presso Banteay Prieb, la scuola professionale diretta dai gesuiti per persone handicappate, è una froma di collaborazione tra gli studenti di agricoltura del centro e Mam Sony, il loro insegnante. Lo scopo è di attenuare la diffusa deforestazione della Cambogia in modo che coloro che dipendono dalle risorse naturali possano continuare a farlo in modo sostenibile. Più specificamente il vivaio ha quattro obiettivi. Il primo è quello di essere un laboratorio per gli studenti di agricoltura per imparare come far crescere gli alberi. Ciò fa parte del piano di studi.Il secondo obiettivo è quello di restituire alla foresta ciò che le togliamo. Banteay Prieb produce da oltre vent’anni carrozzelle di legno per mutilati e sculture lignee. Questi prodotti hanno dato gioia e speranza a tanta gente in Cambogia e altrove. Ma il legno viene dalla foresta naturale che però si impoverisce. Noi dunque piantiamo alberi della stessa specie e insegniamo ad altri a fare lo stesso. Il terzo obiettivo è di contribuire a conservare quelle specie di alberi che rischiano di scomparire. Il quarto ed ultimo obiettivo è di contribuire a purificare l’aria nell’ambiente in cui vivono le nostre comunità. Ogni volta che prendiamo un aereo siamo responsabili del diossido di carbonio che si produce e che contribuisce al surriscaldamento del globo. Attualmente abbiamo 2.000 piantine di sette specie di alberi cambogiani. Quando arriverà la stagione di piantarle ci auguriamo di averne 5.000 disponibili per piantarei”.