Cultura. L'”Evangelii Gaudium” commentata dai gesuiti di Civiltà Cattolica
Oggi, 10 settembre, esce la prima edizione commentata dell‘Evangelii Gaudium a cura della Civiltà Cattolica, col commento di sette gesuiti, italiani e argentini, che collaborano alla rivista. L’esortazione apostolica, dice p. Antonio Spadaro, direttore della rivista, “può essere tranquillamente letta senza apparati critici o lunghe spiegazioni. E’ un linguaggio molto semplice, diretto: arriva immediatamente al punto e al cuore”. L’operazione fatta dai gesuiti della Civiltà Cattolica, dunque, non intende spiegare il testo, che si comprende da sé, ma vuole accompagnare i lettori nell’esperienza della lettura. “Per questo abbiamo chiesto aiuto anche ad alcuni gesuiti argentini, nostri collaboratori, che conoscono molto bene papa Francesco, che insegnano all’Università del Salvador di San Miguel, presso Buenos Aires. E, così, abbiamo cercato di mostrare le radici di questo documento, di cogliere le sfide e le prospettive che apre, e quindi presentare questo documento da punti di vista differenti: dal punto di vista sociale, per la mistica popolare che esprime, l’importanza del dialogo, l’importanza della gioia”. I gesuiti argentini che firmano i commenti sono i padri Diego Fares, Juan Carlos Scannonne e Jorge Seibold, che danno un aiuto fondamentale per comprendere un testo nasce da “solide radici teologiche e dall’esperienza pastorale, dal contatto vivo con la gente”.
Oggi, 10 settembre, esce la prima edizione commentata dell’Evangelii Gaudium a cura della Civiltà Cattolica, col commento di sette gesuiti italiani e argentini che collaborano alla rivista. L’esortazione apostolica, dice p. Antonio Spadaro, direttore della rivista, “può essere tranquillamente letta senza apparati critici o lunghe spiegazioni. E’ un linguaggio molto semplice, diretto: arriva immediatamente al punto e al cuore”. L’operazione fatta dai gesuiti della Civiltà Cattolica, dunque, non intende spiegare il testo, che si comprende da sé, ma vuole accompagnare i lettori nell’esperienza della lettura. “Per questo abbiamo chiesto aiuto anche ad alcuni gesuiti argentini, nostri collaboratori, che conoscono molto bene papa Francesco, che insegnano all’Università del Salvador di San Miguel, presso Buenos Aires. E, così, abbiamo cercato di mostrare le radici di questo documento, di cogliere le sfide e le prospettive che apre, e quindi presentare questo documento da punti di vista differenti: dal punto di vista sociale, per la mistica popolare che esprime, l’importanza del dialogo, l’importanza della gioia”. I gesuiti argentini che firmano i commenti sono i padri Diego Fares, Juan Carlos Scannonne e Jorge Seibold, che danno un aiuto fondamentale per comprendere un testo nasce da “solide radici teologiche e dall’esperienza pastorale, dal contatto vivo con la gente”.