“Abbiate il coraggio di andare oltre gli orari”, ha detto domenica scorsa il pontefice nella sua omelia, rivolgendosi ai diaconi. Un pensiero condiviso dal gesuita padre Gianni Notari, parroco della chiesa “Santissimo Crocifisso dei Miracoli” nella centrale via Umberto a Catania. “La nostra parrocchia ha fatto tre scelte: attenzione al mondo universitario (con la creazione di un’aula studio, a cui fanno da corredo altre attività), alla famiglia e ai poveri”. Per incontrare le esigenze dei più bisognosi, i Gesuiti catanesi che gestiscono la chiesa hanno istituito uno spazio per i senza fissa dimora, e offrono un’accoglienza continua ai migranti tramite il Centro Astalli. “Vogliamo essere un’oasi di misericordia all’interno della comunità facendo sperimentare la vicinanza di Gesù che accoglie e ridà dignità”. Opera impossibile senza i circa cento collaboratori laici a sostegno dell’Ordine religioso nella città catanese. La presenza della parrocchia sul territorio si esprime anche in diverse iniziative collaterali, fra cui l’ “Umbertata”, giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Una vera e propria “festa” promossa dalla chiesa “Santissimo Crocifisso dei miracoli” per vivere la storica piazza catanese in maniera gioiosa, nella gratuità e nella condivisione. “Un’iniziativa laica che ogni anno movimenta più di 1000 persone – puntualizza padre Notari – facendo toccare con mano la possibilità di vivere una città diversa”.
Catania.Una Comunità “oltre gli orari”
In un viaggio che l’agenzia Sir sta dedicando alle parrocchie italiane, questa mattina è apparso il servizio sulla chiesa SS. Crocifisso dei Miracoli a Catania, tenuta dai padri Gesuiti, con le dichiarazione di padre Gianni Notari