Giovani mobilitati per il tetto della chiesa di San Saba
Luca, Sara, Lavinia e Gaia, quattro giovani universitari della parrocchia di san Saba, con la campagna “Adotta una tegola”, hanno raccolto per la loro comunità oltre 22 mila euro usando i social. “Nel 2019 la chiesa di San Saba è stata chiusa” spiega p. Alessandro Viano, vice parroco. “Il tetto necessitava di lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione a causa di infiltrazioni”. Un intervento importante di circa un milione di euro.
(Romasette
) Hanno raccolto per la loro comunità parrocchiale oltre 22mila euro. Sono quattro giovani universitari di San Saba che nel giugno scorso hanno sentito l’urgenza di fare qualcosa in più per la loro parrocchia. «Nel 2019 a causa di lavori di ristrutturazione la chiesa di San Saba è stata chiusa», spiega il vice parroco padre Alessandro Viano. «Il tetto necessitava di lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione a causa di infiltrazioni». Un intervento importante, del costo di circa un milione di euro. «Il 40% dei lavori è stato finanziato dalla Cei, il 25% dalla Provincia euro–mediterranea della Compagnia di Gesù, il 10% dalla comunità dei Gesuiti di San Saba. Mancava il restante 25%», affidato alla comunità parrocchiale. «Ho pensato di parlarne con i ragazzi – spiega padre Alessandro -, attualmente catechisti e animatori, cresciuti in parrocchia, per capire come poter coinvolgere non solo chi frequenta ma anche altri. La basilica custodisce anche dal punto di vista storico e artistico una storia importante».
È nata così, nel giugno scorso, la campagna “Adotta una tegola“.