Notizie da Salamanca: la terza probazione al tempo del Covid
Il racconto della terza probazione a Salamanca, dove sono presenti padre Ilgit e padre Campagnoli, tra le mille accortenze dovute alla pandemia in corso.
La Terza Probazione è una creazione di Sant’Ignazio: i sacerdoti, prima della loro integrazione definitiva nell’Ordine, hanno un terzo anno di noviziato per rinnovarsi spiritualmente dopo i lunghi anni di studio e per approfondire la conoscenza dell’Istituto.
In un articolo diffuso sul sito della Curia le notizie sull’esperienza in corso.
«Sono già passate sei settimane da quando abbiamo iniziato la Terza Probazione il 14 settembre. Siamo già abituati alle misure di assistenza date dalla pandemia, e siamo molto grati alla provincia che ci accoglie qui a Salamanca. Abbiamo formato una bolla all’interno della comunità più grande, molto colpita dalla pandemia, per prevenire il contatto fisico e quindi diminuire i rischi di contagio. I relatori tengono i corsi in videoconferenza.
Veniamo da province e paesi molto diversi (USA, Brasile, EUM, Cile, Turchia, Portogallo e Spagna), il che rende la nostra comunità molto varia.
Dopo i discorsi di Pere Borras SJ, istruttore, e le conversazioni sul significato e lo scopo di questa scuola d’affetto che è la terza probazione, ci siamo dedicati a tre attività principali.
All’inizio abbiamo letto l’autobiografia di Sant’Ignazio, abbiamo scritto le nostre autobiografie, e poi ne abbiamo condiviso i fondamenti. È stato un esercizio spirituale nel pieno senso della parola, che ci ha aiutato a formare una comunità attraverso la conoscenza della nostra vita e del mistero delle nostre vocazioni. Al termine di questa condivisione, abbiamo avuto un colloquio e una conversazione con Xavier Melloni SJ, basato sul suo libro Exodus and Ecstasy.
Un secondo momento è stato dedicato allo studio del Diario Spirituale, accompagnato sempre da Xavier Melloni. Per due giorni abbiamo studiato in modo orante l’intimità di sant’Ignazio nel suo diario. C’è stato spazio per la riflessione e poi per la conversazione sulla dimensione mistica di Ignazio, uno dei tesori della nostra spiritualità.
In un terzo momento, Victor Codina SJ ci ha aiutato per una settimana a entrare nella storia della Compagnia dal Concilio Vaticano II in poi. Abbiamo ripercorso le Congregazioni Generali, dalla 31 alla 36, passando in rassegna il processo di rifondazione, le tensioni con la Santa Sede, la figura dei Generali, e un’analisi critica della vita religiosa (compresa la vita gesuita) oggi. In questa settima settimana entriamo in un corso con Josep María Rambla SJ sui primi gesuiti e la formula dell’Istituto.
Come molti luoghi in Spagna e in buona parte dell’Europa, Salamanca sta limitando il movimento, ma siamo riusciti a conoscere la città e a fare una gita ad Avila. L’avanzare della pandemia detterà le possibilità dopo il mese di esercizi che abbiamo iniziato la sera del 1° novembre. Ci affidiamo alle vostre preghiere».
Padre Antuan Ilgit, che è a Salamanca con padre Cesare Campagnoli, aggiunge altri dettagli:
«Nella comunità osserviamo delle regole abbastanza rigide: portiamo in tutti gli ambienti e in tutti i momenti la mascherina (tranne durante i pasti che non devono superare 25 minuti a tavola). Ogni giorno al termine della Messa uno di noi ci misura la febbre e se qualcuno ha la febbre che va oltre 37,5 si isola immediatamente e fa il test. L’unica cosa negativa è che come comunità di terzeronado siamo staccati dalla comunità dei gesuiti spagnoli con cui non abbiamo nessun tipo di contatto. Ma va bene così visti i tempi che viviamo e vista la situazione fuori che peggiora di giorno in giorno. In ogni caso, il superiore e il ministro sono due persone molto attenti, ci seguono da vicino e con molta disponibilità. La settimana scorsa ci hanno fatto fare anche vaccini contro l’influenza.
La città di Salamanca è stata chiusa per due settimane consecutive, adesso l’hanno aperta alle uscite e alle entrate, però da pochi giorni abbiamo un coprifuoco che entra in vigore dalle ore 22 alle ore 6; ma visti gli orari non influisce la nostra vita…
Con questa mia voglio salutarvi e affidarmi alle vostre preghiere assicurandovi le mie».