A Palermo, la storia, il Vangelo e la strada
«È stato utile, come strumento per la rilettura del territorio , il paradigma pedagogico ignaziano: contesto-esperienza-riflessione- azione- valutazione, applicato alla realtà sociale delle diverse esperienze osservate per orientare scelte politiche capaci di essere contemplative nell’azione»: così scrive Anna Staropoli nel saggio “Lo scarto delle periferie del mondo: pietra angolare e fessura d’ infinito. La pedagogia sognante”, capitolo de”Il vangelo e la strada” (Edizioni San Paolo, Milano, 2021, p.174), un volume composto da tre contributi. Quello di Starapoli parte anche dall’esperienza che la sociologa fa presso l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”– Centro Studi Sociali di Palermo. Anna ha collaborato alla redazione del Piano Sociale e alla facilitazione dei tavoli dell’Electronic Town Meeting, promossi dal Comune di Palermo, e il suo saggio è un “canto” del riscatto degli scartati e dei vulnerabili, uno spartito pensato e scritto con la pedagogia del sogno di papa Francesco.
Il volume si apre con il contributo dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che propone la ricezione creativa del magistero di Francesco della Fratelli tutti, e l’elaborazione di una riflessione teologico pastorale contestualizzata, cioè fedele all’incarnazione. L’ultimo saggio, di Vito Impellizzeri, pone come nuovo passo la necessità e la voglia di assumersi teologicamente la corresponsabilità del cambiamento, la novità di pensare ad uno stile cristiano con cui viverlo e con cui legarlo alla storia del regno di Dio tra di noi.
Come ben suggerisce l’immagine della copertina, il famoso mercato de La Vucciria di Palermo, di Renato Guttuso, la prospettiva di fondo di tutto il testo è il vangelo incarnato in una città, in questo caso Palermo, nei suoi colori, sapori, odori, abitanti, ferite, relazioni… Palermo come Gerico, la città di Zaccheo che vuole vedere e ospitare Gesù, la città della guarigione del cieco nato… una città profondamente legata all’intervento di Dio nella storia. In questa città, come in ogni città, la strada può diventare un’occasione favorevole, una struttura di grazia se, come il buon samaritano, si fa dell’altro, del suo dolore e delle sue ferite, il proprio tempo.
Il testo, che viene presentato oggi a Palermo, avrà successivamente una presentazione itinerante tra i quartieri e le strade della città, diventando uno strumento di ascolto e di discernimento comunitario e sinodale ispirato al paradigma ignaziano come lettura dei segni dei tempi dei bisogni delle nostre città.