Gesuiti in assemblea: “Accordarsi” per scegliere e procedere nel cammino
“Accordarsi, innanzitutto come un’orchestra di cui il Provinciale è il direttore – non suona senza, né può farne a meno – poi come singoli strumenti, per potere suonare insieme”. Questi, spiega p. Roberto Del Riccio, gli obiettivi principali dell’Assemblea dei gesuiti della Provincia EUM, aperta a Sacrofano il 19 ottobre, che si conclude oggi. Circa 100 i presenti dai 4 territori: Italia, Albania, Malta e Romania, con collegamenti online delle plenarie per i circa 200 confratelli rimasti nelle comunità ed opere.
“Accanto a questi emergono poi anche altri obiettivi più piccoli” aggiunge: “quale spartito suonare, quale tono, come distribuire la parti…Vale a dire quali impegni prendere come servizio apostolico, quali priorità avere, dove essere impegnati vista la riduzione numerica, in quali opere investire. Scelte che richiedono la capacità di lavorare insieme, di portare avanti la missione, di essere in accordo”.
Nel corso delle tre giornate dal tema “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”, tre gli interventi proposti. In apertura la relazione del Provinciale su “Le fragilità e le opportunità della situazione attuale della Provincia, riflessioni a partire dalla lettera del P. Provinciale sulle destinazioni di quest’anno”. A seguire la rilfessione su “un processo spirituale o manageriale?” a cura di p. Giacomo Costa. Infine, per il percorso di riorganizzazione che interessa la Provincia, gli interventi del dott. Sergio Carettoni e di don Fabrizio Carletti del Centro Studi Missione Emmaus.
“L’ampio processo di discernimento che ha portato nel 2018 alla definizione del Progetto Apostolico di Provincia” sottolinea p. Paul Pace, Socio del Provinciale, “confermato dalle Preferenze Apostoliche Universali nel 2019, resta una road map sentita e condivisa. La situazione post-Covid emersa all’ultima Congregazione Provinciale dell’agosto 2021 e l’attuale situazione in Europa, interessata dal conflitto, ha portato alla necessità di ridefinire la forma di governo per una maggior rispondenza ai bisogni percepiti. Approfondire questo sentire insieme era essenziale in vista di scelte delicate e feconde”.
Risonanze
“Confesso di essere stato piuttosto riluttante a partecipare all’Assemblea: mi sentivo sovraccarico di lavoro e stanco, volevo riposarmi e allo stesso tempo avevo ancora molto lavoro da fare” scrive Nicholas Cassar, scolastico maltese.
“L’Assemblea sembrava essere più una seccatura che un aiuto. Eppure si è rivelata un’esperienza davvero consolante e riposante! Quando ci ripenso, mi viene in mente il salmo 133 “Com’è bello e com’è dolce che I fratelli vivano insieme”. L’esperienza della fraternità è stata la più significativa. I gesuiti in formazione hanno momenti regolari di incontro e condivisione, ma non avevo mai preso parte ad un incontro con tanti gesuiti di diverse generazioni e apostolati differenti. È stato meraviglioso essere immerso nel ricco arazzo che è la Compagnia, sentirsi a casa nella sua diversità e condividere i moti della preghiera”.
“Un riscoprirsi compagni tra noi, inviati per far conoscere l’amore di Dio liberante a tutti gli uomini” scrive Francesco Cavallini da Palermo.
“L’assemblea ci ha offerto la possibilità di un confronto molto importante” sottolinea p. Zef Bisha da Tirana. “Per poter costruire bisogna prima dire le cose, imparare ad ascoltarci poi si arriva al momento di sognare insieme per le sfide del tempo che ci attendono. Altrettanto importante è stato condividere la missione che ognuno di noi porta avanti con tanta dedizione”.
“Non vedevo l’ora di ‘unirmi’ agli incontri anche rimanendo sveglio fino a tardi per le sessioni serali a causa della differenza di fuso orario” sottolinea Rob Rizzo collegato dalle Filippine. “La partecipazione online non può sostituire la presenza fisica, ma nonostante la lontananza, poter ascoltare e osservare mi ha aiutato a sentirmi a casa, anche da così lontano – e questa è una grazia. È stato stimolante vedere i volti di tanti compagni presenti, e l’incontro nel suo complesso mi ha dato un profondo senso di speranza e di energia per camminare avanti insieme”.