Al Pedro Arrupe il cantiere creativo di “GenerAzioni”
A gennaio, a Palermo e Catania, l’istituto di formazione politica Pedro Arrupe propone un percorso di formazione socio-politica interattiva che parte dal basso. “GenerAzioni”, questo il titolo del progetto, è un cantiere intergenerazionale che mette in relazione le esperienze virtuose presenti nei territori, offrendo percorsi formativi a persone che desiderano impegnarsi per fare nascere processi comunitari di cambiamento. Potranno partecipare, complessivamente, 50 persone, suddivise in due gruppi da 25 – con un’età compresa dai 18 ai 55 anni – che hanno già maturato esperienze di lettura della realtà con la consapevolezza di dovere sviluppare azioni sinergiche e generative nei territori.
Democrazia generativa
Il percorso di formazione socio-politica, che partirà il prossimo gennaio, avrò incontri articolati in 8 macro-aree (etica-filosofia.antropologica, ecologica, geopolitica, giustizia, politico-istituzionale, culturale-educativa, sociale ed economica, digitale- comunicazione).
La formazione socio-politica verrà fatta anche sul campo, con occasioni di conoscenza diretta di esperienze territoriali virtuose, nate in luoghi marginali e periferici, pubbliche o del privato sociale che sono diventate buone pratiche. Previsti, inoltre, anche momenti di partecipazione collettiva con le ‘Agorà’ per la democrazia generativa: incontri periodici di confronto attraverso assemblee pubbliche aperte ai cittadini, per ascoltare bisogni e orientare proposte e azioni dal basso.
Bellezza e trasformazione
I vari gruppi di ricerca si attiveranno per risolvere i nodi critici evidenziati nei vari progetti, mediante azioni sinergiche che possano realizzare un “cambiamento” nel contesto territoriale preso in esame. In questa fase, in un’ottica di collaborazione reciproca, verranno coinvolte persone esterne al gruppo di lavoro, enti del territorio e istituzioni locali.
«GenerAzioni nasce dal desiderio di ridare alla politica il suo necessario e più autentico respiro culturale», afferma p. Gianni Notari, direttore dell’istituto Pedro Arrupe. «In questi anni abbiamo assistito ad una distanza sempre più significativa tra la società civile e lapolitica. La nostra vuole essere un’operazione culturale e sociale per avviare processi nuovi. Ci sono tante potenzialità su cui investire. Vorremmo essere capaci di raccontare bellezza e trasformazione».