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La Provincia EUM lancia “Il Pellegrino Edizioni”

La conferenza stampa di presentazione con padre Roberto Del Riccio, padre Francesco Occhetta, Loredana Lipperini, padre Nuno Da Silva Gonçalves, Natale Benazzi

Le radici sono antiche, arrivano addirittura a Ignazio e ai suoi discepoli più illustri da Matteo Ricci e Roberto de Nobili. Parla invece al presente e guarda al futuro la mission e l’aspetto: Qr code in copertina di saggi letterari, libri divulgativi e testi classici. “Il Pellegrino edizioni” è il progetto della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù, che è stato presentato oggi, 30 gennaio, a Roma.

Riprendere il dialogo tra mondo laico e cattolico

Un’operazione coraggiosa – in tempi in cui la lettura, e il cartaceo, non godono di buonissima fama – che, secondo i gesuiti, va a colmare un’assenza, quella del dialogo su temi di attualità e spiritualità tra mondo laico e mondo cattolico.

“Sentivamo che, tra le tante opere culturali promosse dai gesuiti, soprattutto in Italia, accanto all’Adp, che copre una nicchia particolare di lettori, mancava un’operazione editoriale rivolta a un pubblico che non fosse interno solo alla comunità ecclesiale. Con Il Pellegrino, infatti, non intendiamo rivolgerci solo al mondo dei credenti e dei praticanti ma a un nuovo pubblico. Vogliamo fare da tramite con tanti autori che possono essere compagni di viaggio per guardare le cose con occhi nuovi”, ha spiegato il provinciale EUM, padre Roberto Del Riccio, durante la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta presso la sede di Civiltà Cattolica, a Villa Malta. L’obiettivo è “cogliere la speranza che nel mondo è già presente e in atto, che, per un credente, è Dio all’opera”, ha spiegato Del Riccio. “Il primo pellegrino per noi è il Dio che si è fatto uomo in Gesù Cristo, e ha deciso di camminare con gli uomini e le donne nella storia”. Al centro delle pubblicazioni temi che saranno anche suggeriti dalle molteplici opere e attività che i gesuiti fanno in Provincia EUM, a partire dall’accoglienza dei rifugiati. “I gesuiti sono coloro che propongono i libri, danno indicazioni per scriverli, suggeriscono autori, oltre a poter essere tra gli autori in catalogo”.

Rimettere al centro il contenuto

Allora scegliere di fare prevalentemente saggistica, rimettere al centro il contenuto “accompagnato da una narrativa che fa percepire il tempio nella profanità”, è l’operazione editoriale con cui si confronta il nuovo progetto, come spiegano i direttori editoriali Natale Benazzi e Chiara Libonati. Una scelta controcorrente, in un tempo in cui l’editoria fa fatica, e, “schiava del mercato, rinuncia al contenuto, abbassando la qualità, per favorire la bancarella. Il progetto nasce con l’intenzione di veicolare messaggi di cambiamento, ragionamenti approfonditi e studi di esperti di vari settori”.

I primi titoli

Tra gli autori e curatori dei primi volumi: Alex Mar, Pierluigi Vercesi, Lorenzo Fazzini, Francesco Occhetta, Anne Lécu, Yann Vagneux, Mario Pollo. Molte saranno le traduzioni dal mercato estero, per un’attenzione rinnovata alla saggistica e al dibattito internazionale. Saranno venticinque i titoli proposti il primo anno di vita della casa editrice, promossa e distribuita da PDE e Messaggerie, con l’obiettivo di arrivare a quaranta, come produzione stabile, dal 2026.

Un’operazione culturale che, dice padre Francesco Occhetta, – coordinatore e direttore di Comunità di connessioni e autore di uno dei primi libri in uscita: “Democrazia” – ha un triplice tema, espresso  in tre parole: “Connessioni, perché un libro nasce se ci sono mondi vitali che lo sostengono, è una sfida per dire qualcosa in più e connettere temi, riflessioni, persone, perché la cultura è ciò che ci fa riconoscere senza conoscerci. Epistemologia, da costruire intorno ai grandi temi che questo apostolato ha messo in atto, come l’ambiente, la fraternità, la giustizia, il lavoro, e tentare di sollecitare un nuovo paradigma per stare insieme. Ponte: creare una comunicazione tra il potere e il popolo, usando parole che siano comprensibili e inclusive”.

Una scommessa per il futuro

“La nascita di una nuova casa editrice non è un evento banale, è un gesto di coraggio e una scommessa per il futuro, per porre domande e osare risposte”, ha detto il direttore da La Civiltà Cattolica, padre Nuno Da Silva Gonçalves. Ha poi citato il discorso inviato da Francesco a Cop 28, “noi ‘siamo pellegrini accampati in questa terra’. Un pellegrino ha bisogno di guide e punti di riferimento per arrivare a destinazione, e i libri sono proprio questo: guide e punti di riferimento”.

“Abbiamo scelto di pubblicare non-fiction e saggistica per mettere al centro i temi. Stiamo cercando di proporre, con un linguaggio leggibile e fruibile da tutti, temi su cui ragionare”, ha detto Benazzi. “I nostri libri parleranno di un’umanità in viaggio, che si mette in gioco continuamente attraverso saggi letterari, libri divulgativi e classici”.

Il primo titolo è libro di Papa Francesco “Ricordatevi di pregare per me”, nell’anno che prepara il Giubileo, sul tema universale della riconciliazione. Il successivo, di Alex Mar, “Settanta volte sette”, parla del drammatico e attualissimo tema della pena di morte e affronta quello della colpa e della responsabilità da parte della comunità. Di prossima pubblicazione “Come un testamento spirituale”, sette lettere di Simone Weil al suo padre spirituale, e “Quaderni in ottavo”, di Franz Kafka.

Particolarmente originali e facilmente identificabili le copertine scelte da Il Pellegrino, con un QR code in copertina. Oltre ad essere un elemento di grande riconoscibilità all’interno di un mercato tanto ampio, permette anche ai lettori più deboli di avere elementi fruibili immediatamente per appassionare al contenuto.

Maggiori informazioni: ilpellegrinoedizioni.it

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