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Il vescovo Corrado incontra i giovani a la Cueva di Palermo

La Cueva a Palermo è uno spazio per cammini spirituali e di formazione, diversificati per età e fasi della vita. In due anni di vita ha ospitato i percorsi di formazione al servizio civile dei ragazzi del Gonzaga, di gruppi scout, del Meg, della CVX; e poi “le cene delle buone idee”, con testimonianze toccanti e profonde. Alla cena di giovedì 30 gennaio l’ospite è stato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che prima di cena ha visitato i locali della Cueva, conosciuto il progetto, le attività che si svolgono e lo stile di vita che la caratterizza.

La cena conviviale ha fatto da cornice a una genuina e informale testimonianza di don Corrado, il quale a cuore aperto ha parlato di come vive la sua missione di arcivescovo, di come vede la città di Palermo e la Chiesa. Attraverso il racconto della sua vita, il suo percorso di presbitero, parroco e professore di Teologia, segnato anche dallo studio di Dossetti, è venuta fuori la sua sensibilità e spiritualità. Lorefice ha raccontato della sua amicizia con p. Pino Puglisi e con Biagio Conte, di come abbiano influito sul suo percorso e sul suo modo di svolgere la sua missione a Palermo. Ha condiviso i suoi desideri, le sue domande, le sue aspettative, le sue gioie e le sue fatiche; gli incontri significativi con persone generose e di buona volontà “non credenti” che hanno corroborato la sua visione di una Chiesa oltre i confini istituzionali. Una Chiesa che, ha sottolineato, deve rinnovarsi nei linguaggi, nelle modalità di celebrare la fede, una Chiesa che sta con tutti e per tutti, una Chiesa povera e per i poveri. E a questo proposito ha ricordato che il giorno della sua consacrazione a Vescovo ha distribuito a tutti i sacerdoti il “Patto delle Catacombe”. Il “Patto delle Catacombe” fu sottoscritto al termine del Concilio Vaticano II, il 16 novembre 1965, da 57 Padri conciliari: un impegno a vivere lo spirito del Vangelo e del Concilio come «Chiesa dei poveri», per essere — come desiderava Papa Giovanni — una Chiesa «serva e povera». Ne furono promotori, tra gli altri, Helder Câmara, Himmer e Bettazzi. Il card. Lercaro propose al Concilio di assumere come idea dominante «il mistero di Cristo nei poveri»: era la prospettiva più originale e profetica emersa durante il Concilio Vaticano II.

Rispondendo alle domande dei ragazzi monsignor Lorefice ha parlato dell’importanza del Vangelo nella sua vita, delle ragioni del suo credere e del giocarsi la vita nella relazione con Gesù di Nazareth. Una testimonianza appassionata, autentica e significativa per chi era presente.

Al termine dell’incontro l’arrivederci per replicare una serata simile con i ragazzi più giovani che frequentano la Cueva.

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