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Lintner: la morale sessuale cattolica a confronto con il tempo presente

Superare una morale puramente normativa e tornare a una morale delle virtù e delle competenze. È l’urgenza avvertita da padre Martin M. Lintner, membro dell’Ordine dei Servi di Maria, che lunedì 24 novembre ha dato l’avvio al ciclo annuale di conferenze della Facoltà Teologica della Sardegna che quest’anno ha come tematica generale: “Fides et tempora. Il cristianesimo davanti alle sfide della società”. Nel primo appuntamento, dunque, padre Lintner ha affrontato il tema: “Oltre i divieti: la morale sessuale cattolica in via di trasformazione”. L’argomento riprende il titolo del suo ultimo libro, uscito quest’anno per le edizioni San Paolo. In questo testo, Lintner evidenzia tre aspetti sui quali è necessario riflettere: la questione dell’identità e del “genere”, il dramma delle violenze interne alle relazioni e degli abusi, la possibilità di declinare nel concreto il primato dell’amore.

Il contratto e l’amore romantico

Quello che viene offerto nel libro è un percorso a partire dal quale la Chiesa può migliorare il proprio dialogo con le persone, le coppie e le famiglie del nostro tempo. Dopo un lungo excursus storico sui modelli culturali dell’amore di coppia nel tempo antico e i cambiamenti radicali avvenuti nella modernità – cambiamenti che hanno visto un’importanza sempre maggiore del concetto di “amore romantico” come condizione del matrimonio – padre Lintner ha fatto osservare come, in questo clima nel quale una certa idea “contrattuale del matrimonio” veniva meno la Chiesa si è sentita interpellata in misura sempre maggiore. L’enciclica Casti Connubii (1930) di Pio XI ha preso posizione su tante questioni relative alla dignità e sacralità del matrimonio cristiano, questioni che verranno ulteriormente approfondite dalla costituzione pastorale Gaudium et spes (1965) promulgata da Paolo VI nel Concilio Vaticano II. La Gaudium et spes, ha detto Lintner, “è in molti sensi il superamento di una visione legalistica del matrimonio in favore di una visione personale”. “Il contratto civile”, ha detto, “non è adeguato a esprimere l’alleanza di Dio con l’uomo”. In quest’ottica, ha continuato, “fine del matrimonio cristiano non è solo la procreazione ma anche l’amore tra i due coniugi, unitamente alla responsabilità genitoriale”.

Amore e procreazione

Da queste istanze presenti nella Gaudium et spes si arriva alle sfide più recenti e attuali, sulle quali padre Lintner non si è tirato indietro e che il suo libro affronta con un certo coraggio: si tratta di tutte le problematiche sull’identità di genere, l’omosessualità e le trans-identità. “Le sfide e i cambiamenti della scienza sono costanti”, ha detto Lintner, “e la Chiesa è chiamata a stare al passo con tutta una serie di questioni genetiche, ormonali, fenotipiche, ma anche con le cosiddette disgenesie gonadiche che, proprio come i cromosomi sessuali, influenzano i comportamenti sessuali della persona. E ancora ci sono persone inter-sessuali che presentano caratteristiche di entrambi i sessi, per cui non è possibile attribuire un solo sesso”.

Tutto ciò, per padre Lintner, interroga prima ancora che la teologia morale sessuale, l’antropologia cristiana. “Non si tratta di dire che ‘la Bibbia sbaglia’”, ha aggiunto il relatore, “ma di ribadire il fatto che, oltre a riflettere lo spirito del tempo, il senso della Bibbia non è mai stato quello di rispecchiare la realtà delle cose”.

La norma e la relazione

“Questo significa”, ha concluso padre Lintner, “che la morale sessuale cattolica dovrebbe fare a meno di qualsiasi norma? No, certamente. Nel titolo del mio libro ‘Oltre i divieti’ non intendo dire questo. I divieti stabiliscono dei limiti che non vanno oltrepassati. Il problema è che la sessualità ci rende vulnerabili e noi dobbiamo difendere questa vulnerabilità. In quel titolo è importante soprattutto la parola ‘oltre’, nel senso che non si tratta solo di dire ciò che non si deve fare, ma di promuovere la relazione, cioè la capacità di amare, riconoscere la propria identità, accettarla e trasformarla nella relazione con l’altro”. Per fare tutto ciò, ha concluso padre Lintner, occorre superare una morale puramente normativa e tornare a una morale delle virtù e delle competenze, “perché la sessualità è una forza che va verso il trascendente, nel senso che ‘trascende’ se stessi per entrare in contatto con l’altra persona”.

Ha moderato l’incontro padre Giulio Parnofiello, docente di Teologia morale alla Facoltà Teologica della Sardegna. Il video integrale di questa conferenza è disponibile sul canale YouTube della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.

Padre Martin M. Lintner ha studiato nelle Facoltà di teologia cattolica di Innsbruck e di Vienna, oltre che a Roma. Già presidente della Associazione europea di teologia cattolica (2013-2015), oggi è professore di teologia morale e teologia spirituale allo Studio teologico accademico di Bressanone. In italiano ha pubblicato, fra l’altro: La riscoperta dell’eros (EDB, Bologna 2015); Cinquant’anni di Humanæ vitæ (Queriniana, Brescia 2018); Etica animale. Una prospettiva cristiana (Queriniana, Brescia 2020).

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