Africa. In Togo, il progetto del Magis e dei gesuiti contro l’Aids
Nel paese africano la Fondazione Magis sostiene un progetto che offre non solo assistenza, ma anche aiuto economico e formazione ai malati di Hiv in un’ottica di autosufficienza materiale
Nel 2015 36,9 milioni di persone vivono con l’Hiv/Aids in tutto il mondo e 1,2 milioni di persone sono morte a causa del virus. È questo il quadro tracciato dall’Unaids (l’Agenzia Onu che si occupa dell’Hiv) in occasione della Giornata mondiale della lotta contro l’Aids che ci celebra oggi 1° dicembre. Dal 2000, 38,1 milioni di persone si sono infettate e 25,3 sono morte a causa dell’Hiv. Negli anni, però, l’epidemia è gradualmente regredita. Le nuove infezioni sono calate del 35%, passando dai 3,1 milioni nel 2000 ai 2 milioni nel 2014. Nei ragazzi, il contagio è calato addirittura del 58%, passando dai 520mila contagi del 2000 ai 220mila del 2014. E questo anche grazie al fatto che, negli anni, sempre più pazienti hanno potuto accedere alle cure. Secondo Unaids, dei 36,9 milioni di malati, 15,8 milioni hanno accesso alle terapie antiretrovirali (erano 13,6 milioni nel giugno 2014). Di questi, il 32% sono ragazzi (erano il 14% nel 2010).
È l’Africa il continente più colpito con 23,8 milioni di persone (cioè il 69% del totale) che convivono col virus e più di un milione di adulti e bambini che muoiono ogni anno proprio a causa dell’Hiv. Un dato confermato anche dalla quantità delle cure fornite nell’area, pari a 5/7 delle terapie antiretrovirali globali.
In Asia e nel Pacifico a farla da padrone sono Cina, Indonesia ed India, Paesi in cui sono avvenute il 78% delle nuove infezioni del 2014. Nei Caraibi è invece Haiti il Paese più colpito, con circa la metà delle nuove infezioni della regione.
In Europa occidentale e Nordamerica – le aree più sviluppate del pianeta – il fenomeno delle infezioni e dei decessi ha subito un lieve calo nell’ultimo quindicennio, rappresentando nel 2014 rispettivamente poco più del 4% dei nuovi infetti e circa il 2% dei decessi nel mondo. Oltre la metà dei nuovi contagi ha interessato gli Stati Uniti.
Anche la Fondazione Magis è impegnata nella lotta all’Aids. In Togo sostiene, infatti, un progetto che offre non solo assistenza, ma anche aiuto economico, formazione ai malati di Hiv in un’ottica non di assistenzialismo, ma di riscatto dallo stigma della malattia e di autosufficienza materiale.
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