Aggiornamenti sociali dedica il 2018 all’empowerment femminile
Di quale modello di leadership possono farsi portatrici, oggi, le donne? Come far crescere le relazioni sociali nella differenza, con uno stile attento a integrare il femminile e il maschile? Dal numero di gennaio, Aggiornamenti Sociali affronta il tema con una serie interviste a donne che sono state o sono tuttora ai vertici di istituzioni imprenditoriali, accademiche, politiche e culturali
Negli ultimi decenni in Italia abbiamo assistito a una crescita della presenza di manager femminili in diverse organizzazioni e ambiti professionali. Di quale modello di leadership possono farsi portatrici le donne? Questa è la domanda da cui prende le mosse il Dossier sull’empowerment femminile, che Aggiornamenti Sociali inaugura nel numero di gennaio.
Attraverso sei interviste ad altrettante donne che sono state o sono tuttora ai vertici di istituzioni imprenditoriali, accademiche, politiche e culturali, senza alcuna pretesa di esaustività o validità statistica la rivista cerca di indagare se e come esse hanno potuto esprimere la propria originalità femminile. L’intento non è quello di rivendicare forme di parità o di limitarsi a riconoscere una qualche complementarità tra il femminile e il maschile, anche rispetto a posizioni apicali, per lo più occupate ancora oggi da uomini. Piuttosto, dando voce ad alcune storie esemplari, Aggiornamenti Sociali racconta le novità di cui sono portatrici, gli ostacoli e i condizionamenti incontrati nell’esercizio delle proprie responsabilità, come avviene la conciliazione tra vita personale, familiare e lavorativa.
Confrontarsi sull’empowerment femminile sarà un’occasione preziosa per ampliare lo spazio di riflessione culturale sul valore della diversità e sul suo senso simbolico: come far crescere le relazioni sociali nella differenza, con uno stile attento a integrare il femminile e il maschile?
Il dossier si apre in gennaio con le interviste ad Alessandra Viscovi, responsabile dell’area Education di Altis (Università Cattolica) e per oltre 10 anni direttore generale di Etica SGR, e Alessandra Smerilli, religiosa salesiana, docente universitaria di Economia politica, socia fondatrice della Scuola di Economia civile.
Per la prima, che ha sviluppato anche grazie alla maternità la sua creatività professionale, la consapevolezza della diversità tra uomo e donna nel modo di lavorare e nella gestione del potere è cresciuta, ma non è esente da fraintendimenti: come le attitudini femminili possono essere pienamente valorizzate per far evolvere modelli di impresa, portando ad esempio l’attenzione al gruppo di lavoro e alle potenzialità dello smart working? L’esperienza di Alessandra Smerilli ci riporta invece all’originalità del suo vissuto da religiosa in una disciplina, quella economica, per decenni appannaggio esclusivo degli uomini. Dal suo punto di vista le donne, più inclini a risolvere dilemmi in gruppo, possono esercitare una leadership flessibile, creativa e inclusiva.
Nei prossimi mesi verranno pubblicate su Aggiornamenti Sociali le interviste a Nadia Urbinati (politologa, docente di Scienze politiche alla Columbia University di New York, collaboratrice di vari quotidiani italiani), Elsa Fornero (economista e docente universitaria, già ministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel governo Monti), Barbara Jatta (storica dell’arte, direttrice dei Musei Vaticani), Chiara Daniele (già direttrice della Fondazione Feltrinelli, consulente di varie organizzazioni culturali tra cui la Fondazione Carlo Maria Martini). Il dossier si concluderà con un articolo della redazione in cui verrà tracciato l’orizzonte nel quale si sono inserite le interviste e si proporranno alcune piste di lavoro per il futuro.