Bassano del Grappa. Villa San Giuseppe: a 90 anni, un nuovo inizio
Lo scorso 8 novembre Villa San Giuseppe di Bassano del Grappa, nel 90° anniversario, ha concluso la sua attività come casa di Esercizi spirituali. Questa villa cinquecentesca dei conti Angarano-Morosini divenne opera dalla Compagnia di Gesù nel 1921, per poi diventare la prima casa di Esercizi del Triveneto, mantenendo una specificità sempre attuale. Nella sua memoria il luogo di Bassano presenta anche un passaggio di Sant’Ignazio (1536/1537), in un viaggio che fu per lui di particolari illuminazioni e di esperienze spirituali incisive. Durante l’evento intitolato “90 Anni a Villa San Giuseppe”, è avvenuto il formale passaggio di consegne dai gesuiti alle cooperative “Adelante”, “Luoghi Comuni” e alla Fattoria Sociale “Conca D’Oro”, tre realtà che stanno per intraprendere una nuova avventura condivisa nella gestione di Villa San Giuseppe, con l’intenzione di mantenere questo luogo un fulcro di relazioni, accoglienza e alte riflessioni. L’evento, a partire dalle ore 15.30 fino alle ore 22.00, ha coinvolto tutto il territorio circostante, aprendosi alla cittadinanza e a molti amici provenienti da fuori. La partecipazione è stata notevole, con la presenza costante di circa trecento persone, diversamente distribuite nella giornata. Nella prima parte dell’evento sono intervenuti: padre Mario Marcolini SJ, direttore dell’Opera esercizi spirituali Villa San Giuseppe, che ha rievocato con la sua relazione i “90 anni di vita”; i rappresentanti dell’associazione Amici di Villa San Giuseppe (“Dieci anni di volontariato a Villa San Giuseppe”); padre Alberto Remondini SJ, superiore dei gesuiti di Trento (“Fra passato e futuro”); padre Gianfranco Matarazzo SJ, superiore dei gesuiti italiani (“La Compagnia di Gesù in Italia”). È poi seguita la Santa Messa e un convivio, mentre alle 20.30 la parola è passata ai referenti delle cooperative “Adelante” e “Luoghi Comuni” e della Fattoria Sociale “Conca d’Oro”, i quali hanno presentato le loro realtà con una relazione significativa dal titolo “E la storia continua”.
