Boetto “Giusto fra le nazioni”
Boetto fu coordinatore della delegazione di assistenza agli emigranti ebrei, il cui centro direzionale era a Genova. La struttura riuscì a portare in salvo un gran numero di ebrei che, dopo l’approvazione delle leggi razziali, rischiavano la deportazione nei campi di concentramento
“Non ha mai barattato le ragioni alte del vivere per la propria sicurezza”. Così il cardinale Angelo Bagnasco ha definito il cardinale Pietro Boetto al quale è stata conferita l’onorificenza alla memoria di ‘Giusto fra le Nazionì. La cerimonia si è tenuta il 29 maggio a Palazzo Tursi, a Genova. Dopo i saluti del sindaco Marco Bucci, si sono succeduti gli interventi del card. Bagnasco, del ministro consigliere dell’Ambasciata d’Israele Rafael Erdreich e del rabbino capo di Genova Giuseppe Momigliano. Il ministro ha poi consegnato a Flavio e Mariella Audisio, discendenti del cardinal Boetto, la medaglia alla memoria dei Giusti.
Nato a Vigone (Torino) nel 1871, ma divenuto cittadino onorario della città di Genova nel novembre del 1945 Boetto fu coordinatore della delegazione di assistenza agli emigranti ebrei, il cui centro direzionale era a Genova. La struttura riuscì a portare in salvo un gran numero di ebrei che, dopo l’approvazione delle leggi razziali, rischiavano la deportazione nei campi di concentramento. “Una celebrazione che arriva pochi giorni da quella di Bisogno – ha ricordato Bucci -. Si tratta di due figure che ci danno la dimensione chiara per affrontare le sfide di oggi che per fortuna non sono più di sangue ma sono di economia, posti di lavoro e posizionamenti della città di Genova nel mondo. Sono sfide difficili a cui stiamo lavorando e queste due figure sono per noi guida e esempio”.