Arrupe: borse di studio all’estero per giovani a rischio
All’Istituto Arrupe assegnate 100 borse di mobilità ERASMUS PLUS per giovani con vulnerabilità
L’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe, insieme al Centro Astalli Palermo, ad alcuni Istituti di Istruzione Superiore del territorio palermitano, associazioni del terzo settore e a un grande numero di enti stranieri, ha avuto approvato dall’Agenzia INAPP un progetto per 100 borse di mobilità all’estero rivolte prevalentemente a giovani a rischio di esclusione sociale e a soggetti vulnerabili (migranti, giovani con ostacoli economici e sociali), con l’obiettivo di realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro, tirocinio e jobshadowing all’estero per gli studenti (tra i 16 ed i 20 anni) o i neodiplomati (età 18-23 anni) degli Istituti partner, entro un anno dal conseguimento del titolo.
Il progetto, denominato EASyVET, nasce dal desiderio di attuare interventi a sostegno dell’occupabilità dei giovani residenti nel territorio siciliano, e in particolare di coloro che non riescono ad accedere facilmente alle opportunità offerte da programmi come Erasmus Plus, per i quali sono previste particolari forme di supporto.
Alti tassi di disoccupazione, disuguaglianza, esclusione sociale dai servizi di qualità (casa, salute, cultura e giustizia), discriminazione, povertà e rischio di emarginazione, sono pericoli che ruotano attorno ai giovani palermitani e che spesso rischiano di sfociare in situazioni di devianza sociale o costringono i giovani ad emigrare.
Secondo i dati del rapporto “Migrazioni in Sicilia 2016”, a cura dell’Osservatorio Migrazioni dell’istituto Arrupe, sono ad oggi 5511 gli alunni stranieri presenti nelle classi palermitane, di cui 2232 sono nati in Italia. Il fenomeno migratorio ha portato all’aumento nelle aule scolastiche di ragazzi stranieri, compresi minori non accompagnati o neomaggiorenni. Alcuni di loro, inizialmente inseriti nei CPIA per l’acquisizione del titolo di scuola media inferiore, riescono ad avviare, grazie anche a varie realtà attive nel territorio, un percorso virtuoso che li porta a proseguire gli studi ed iscriversi negli Istituti Superiori, entrando così finalmente a contatto con i coetanei siciliani.
Molti dei giovani migranti che decidono di rimanere in Sicilia sono spesso veri e propri “sopravvissuti”, le migliori energie dei Paesi d’origine, dotati di una significativa resilienza per le esperienze drammatiche che li hanno colpiti e che sono riusciti a volgere in positivo nella loro vita. Il confronto con i giovani siciliani, spesso scoraggiati o poco attrezzati verso le difficoltà, è fondamentale: la possibilità che tutte queste risorse, siciliane e straniere, possano avere nuove opportunità e trovare insieme la strada per restare ed investire le loro energie e capacità nello sviluppo della Sicilia va colta ed attuata, prima che sia troppo tardi.
E’ un cambiamento di prospettiva, una sfida che l’Istituto Arrupe intende cogliere, una visione diversa e positiva sul futuro della nostra terra e il ruolo che i giovani, anche quelli più vulnerabili, possono ricoprire.