Brescia – Milano. Tra Cina e Italia per ricordare Giulio Aleni
Giulio Aleni, nato a Brescia nel 1582 e morto a Yanping (Cina) nel 1649 è ancora vivo nella memoria di molti. Gesuita, missionario, astronomo, letterato, geografo e matematico, arrivò in Cina nel 1610, l’anno della morte del confratello Matteo Ricci, del quale seguì le orme in un processo di inculturazione che lo portò ad adottare abbigliamento e abitudini cinesi e ad imparare la lingua così bene da scrivere in cinese ben 25 libri, utili per la sua opera di missionario e per far conoscere la Cina in Europa. Scrisse una Vita di Gesù pubblicata a Pechino e ristampata più volte. E’ autore anche di un mappamondo, ispirato a quelli del suo maestro Matteo Ricci. A Brescia, dove è attivo un Centro di studi e ricerche che porta il suo nome, la sua figura è stata ricordata di recente in vari convegni e nel 2009 è stato pubblicato in italiano il primo volume di un progetto che prevede la pubblicazione di tutte le sue opere. Il 16 ottobre, poi, nel Quartiere Sarpi di Milano, popolato da numerosi cinesi, è stato inaugurato il “Centro Culturale Italo-Cinese Giulio Aleni”, diretto da don Liu Enci, un giovane sacerdote cinese. Qui i cinesi possono studiare italiano e gli italiani il cinese.