Burundi. Combattere l’Aids con medicine e advocacy
I partecipanti a un recente incontro sull’ advocacy (difesa legale), organizzato dalla Rete dei Gesuiti Africani contro l’AIDS (AJAN) ha ribadito la convinzione che i programmi contro questa malattia devono essere accompagnati e coordinati da iniziative di advocacy a livello regionale. Diciassette persone, gesuiti e loro collaboratori, si sono riuniti dal 2 al 5 marzo presso il centro spirituale Emmaus di Bujumbura, in Burundi, per discutere dei piani compartecipati di advocacy in tre settori: l’accesso alle cure, gli orfani e bambini vulnerabili, la violenza sessuale o di altro tipo. I partecipanti, provenienti da dieci paesi dell’Africa sub-sahariana, sono tutti impegnati in qualche modo con i malati o i sieropositivi di HIV/AIDS e lavorano per evitare un ulteriore diffondersi della malattia. Alla riunione erano presenti anche quattro rappresentanti del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati(JRS) che hanno parlato della loro esperienza e messo a disposizione le loro competenze. In un animato dibattito sono stati identificati alcuni temi specifici in cui si desidera operare. Sono stati proposti dettagliati ma realistici piani per l’azione nei prossimi due o tre anni. L’AJAN spera di implementare questi piani in collaborazione con il JRS e con i centri sociali dei gesuiti in Africa e Madagascar.