Catania. In parrocchia la sala riunioni diventa dormitorio per senza fissa dimora
Da oggi undici persone senza fissa dimora avranno un tetto e un letto in cui riparare per la notte. I gesuiti della chiesa del Crocifisso dei Miracoli, in via Umberto, hanno deciso di trasformare in dormitorio una sala della loro parrocchia abitualmente dedicata alla preghiera e alle riunioni. «Rendiamo lode al Signore accogliendo i suoi preferiti», commenta padre Gianni Notari, promotore dell’iniziativa. E non a caso questo «Spazio di accoglienza» è dedicato ad Erwin, il quarantenne austriaco morto prima di Natale sotto i portici di Corso Sicilia e ancora all’obitorio, in attesa di un cognome e di sepoltura.
Le porte di via Enrico Pantano 42 saranno aperte dalle 19,30. Per gli ospiti sarà possibile fare una doccia, cenare, trascorrere del tempo insieme in un’altra stanza dedicata a questo e poi andare a dormire. Un’organizzazione che si basa tutta sul volontariato. Le famiglie della parrocchia si sono assunte l’impegno di cucinare, a turno, ogni sera per gli ospiti evitando i cibi proibiti dal Corano e gli alcolici. Un volontario, a turno, condividerà il tetto con i senza fissa dimora rimanendo a dormire con loro nel salone/dormitorio. E altri volontari si occuperanno di trascorrere del tempo con gli ospiti discutendo, cantando, suonando, ascoltando musica e giocando. Non solo un letto, dunque, ma ! un ambiente familiare in cui ritrovarsi e in cui instaurare re! lazioni.
A individuare le persone che trascorreranno le notti al Crocifisso dei Miracoli sarà l’«Help center» della Caritas che curerà l’accoglienza e provvederà alle pratiche necessarie, a partire dalla certificazione dell’identità dei senza fissa dimora, tutti maschi Per loro è prevista la possibilità di fermarsi per 7-10 giorni. Un tempo breve, ma importante per i migranti che sbarcano sulle nostre coste nella prospettiva di andare via al più presto e per quanti troveranno qui una rete di sostegno nella ricerca di una soluzione di più lungo periodo. Un periodo di tempo che potrà essere prolungato in base alle necessità e alle valutazioni, così come il termine di scadenza dell’iniziativa, per ora fissato al 31 marzo.