Il crocifisso senza braccia e il lavoro dei gesuiti
L’ultima Consulta dei provinciali europei si è tenuta a San Fedele, come riporta la cronaca sul notiziario del JCEP
La storia si svolge nel modo seguente. Una chiesa in Germania crolla durante la guerra e tra le macerie si recupera il crocifisso, che era molto venerata dalle persone della zona. Era però gravemente danneggiato, nel crollo aveva perso le braccia. I parrocchiani, dopo lungo discernimento, decidono di mantenere questa croce con Gesù senza braccia, invece di farla restaurare. E alla base della croce mettono questa frase: “Ich habe keine anderen Hände als die die euren”. [Non ho altre mani, se non le tue.]
Una croce simile è presente nella Comunità San Fedele di Milano, dove la Consulta del JCEP si è riunita dal 22 al 24 giugno. La Consulta è costituita da 3 provinciali (scelti per la loro assistenza), il socius e due gesuiti indipendenti scelti dal presidente stesso. Durante questi giorni, questo gruppo di gesuiti si è riunito per esaminare l’attuale sviluppo delle opere a livello europeo. Ci sono stati molti argomenti importanti da discutere come la successione del nuovo direttore del JESC o lo sviluppo dei programmi. Questo incontro è stato speciale per due motivi: in primo luogo è stato l’ultimo dell’attuale Presidente del JCEP (P. John Dardis) e in secondo luogo è stato il passaggio del ruolo al nuovo Presidente (P. Franck Janin). L’incontro è stato un successo e molte decisioni sono state prese. La ciliegina in cima alla torta è stata la comunità dei gesuiti di San Fedele. Estremamente accogliente ha reso tutto molto semplice per gli ospiti provenienti da tutta Europa. “Essi hanno anche mostrato al gruppo tutte le attività in cui sono coinvolti come il Centro Culturale San Fedele, la rivista “Aggiornamenti Sociali, o l’Assistenza Sanitaria San Fedele. I gesuiti di Milano hanno creato uno spazio brillante per la riflessione, la spiritualità, l’apostolato sociale, le arti e lo sviluppo culturale “.
Tornando alla nostra storia. La comunità cattolica ha sempre sentito la chiamata di essere le mani di Gesù nel mondo. I gesuiti aiutano in questo sforzo attraverso una grande varietà di attività e servizi come l’accompagnamento spirituale, il lavoro parrocchiale, il servizio ai rifugiati, nelle scuole, ecc. Il Consiglio è un altro pezzo del puzzle che forma la nostra realtà. È anche un chiaro promemoria che non possiamo fare da soli, che dobbiamo mettere insieme tutte le nostre mani per il servizio della fede e la promozione della giustizia o non riusciremo! Questa è la nostra missione, la missione affidata a noi da Gesù Cristo.