“Dai bisogni ai diritti”: i 20 anni del JSN
Nei giorni 25,26 e 27 ottobre si è tenuto presso il Seminario arcivescovile di Reggio Calabria il Convegno del Jesuit Social Network che ne ha celebrato 20 anni di vita dalla sua costituzione avvenuta nel 2004 per volontà di alcuni padri gesuiti.
Il convegno dal titolo “DAI BISOGNI AI DIRITTI – Quale patto tra il privato sociale e le istituzioni pubbliche” ha sviluppato una riflessione sullo spessore politico dell’azione svolta dagli enti della rete a fianco delle persone più fragili ed emarginate.
In apertura del Convegno l’intervento della presidente Paola Piazzi, dal titolo Iniziatori di un nuovo futuro – 20 anni di storia del JSN, ha tracciato le linee per proseguire nei prossimi anni la riflessione che accompagnerà il lavoro nel sociale della rete: https://www.youtube.com/watch?v=nGvqyHGDOfQ
La Tavola rotonda dal titolo Processi possibili per un nuovo patto tra privato sociale e Istituzioni, moderata da p. Gianni Notari, ha avuto come relatori la politologa Chiara Tintori, il portavoce di Alleanza contro la povertà Antonio Russo e l’ex senatore e magistrato Alberto Maritati: https://www.youtube.com/watch?v=TngUdlNWyoQ
I contributi offerti dai relatori hanno disegnato la cornice di contenuto per i lavori dei 6 laboratori nei quali sono state condivise le buone pratiche e le difficoltà che gli enti riscontrano rispetto ai seguenti argomenti:
- Burocrazia e digitalizzazione per le persone fragili
- Accesso ai servizi da parte delle persone in difficoltà
- Finanziamenti pubblici per il privato sociale
- Partecipazione ai tavoli istituzionali territoriali
- Esperienze di advocacy
- Azioni di sensibilizzazione sociale
Infine sono state presentate le Linee guida per una pedagogia ignaziana nel sociale come supporto ai formatori degli enti per una formazione permanente dei loro volontari e operatori.
Un momento significativo è stato il saluto che il padre generale, Arturo Sosa, ha inviato tramite un video ai partecipanti al Convegno.
Lo spettacolo di testi e musica sulle note delle canzoni della Buona Novella di Fabrizio de André da parte di un gruppo di giovani musicisti genovesi ha saputo creare nella serata di sabato un’occasione di riflessione a partire da un momento artistico.
Il frutto più prezioso e non scontato che ognuno dei partecipanti ho portato a casa dai tre giorni vissuti insieme è stata la consapevolezza che nel servizio quotidiano a fianco dei più fragili non si è soli, si condividono all’interno della rete JSN tanti pensieri, vari interrogativi, molti dubbi, ma soprattutto la certezza che quel camminare con i più poveri è il nostro modo di procedere verso la felicità.