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A Sant’Ignazio Mario Draghi presenta il libro di Aldo Cazzullo

Mario Draghi, già governatore della Banca centrale europea (BCE) e presidente del Consiglio dei ministri dal 13 febbraio 2021 al 25 ottobre 2022,  il 29 novembre partecipa alla presentazione presso la chiesa di sant’Ignazio a Roma del saggio di Aldo Cazzullo “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito”, (HarperCollins). L’appuntamento è alle 16,30.

L’impero romano non è mai caduto davvero ma ha continuato a vivere nelle menti, nelle parole, nei simboli degli imperi venuti dopo: ne possiamo ravvedere le tracce anche nelle dinamiche controverse del potere globale odierno. Gli imperi successivi, evidenzia l’Autore, come quello di Carlo Magno, di Mosca – la terza Roma, di Napoleone, del Regno Unito, dei regimi fascista e nazista, l’impero americano e persino il mondo virtuale di Mark Zuckerberg, sono eredi dell’Impero romano. Incredibile ma vero, oggi anche gli “imperatori digitali” guardano con ammirazione agli imperatori romani, i primi che si trovarono a governare immense comunità di persone che non si sarebbero mai incontrate fisicamente: parlavano lingue diverse, pregavano diverse divinità, ma nascevano, vivevano e morivano sotto lo stesso Cesare. In tutto il mondo, dice Cazzullo, le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità: il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza. Tutte tematiche scottanti, attualissime. La capacità di rispettare usanze e divinità locali, ma anche di mettere in comune un’idea di giustizia e di civiltà, sia pure a costo di tanta sofferenza, di crudeltà, di quel sangue di cui sono lastricate le vie della storia. Molto di quel sangue è stato versato dai primi cristiani, testimoni di una fede professata in silenzio e con rigore. Così se il cristianesimo si è diffuso nell’Occidente e il Papa è a Roma, lo si deve a Costantino e a sua madre Elena, che esaltò la croce, il legno cui secondo la tradizione Gesù fu inchiodato. Lo si deve a quella scelta politica e culturale, di rendere cristiano l’impero romano. L’esperienza e la competenza di Mario Draghi metterà in luce il lavoro di Aldo Cazzullo che, attraverso un racconto pieno di dettagli e di curiosità, ricostruisce una vicenda di secoli. A partire dai personaggi, dalle storie, dalle idee del mito di Roma, giungere a considerare i segni e le tracce presenti nella storia odierna.

P. Vincenzo D’Adamo SJ

L’iniziativa rientra in un percorso di confronto intellettuale, letterario e artistico sulle terribili vicende delle guerre in corso e sugli scenari internazionali implicati: “Quale mondo in divenire tra interessi conflittuali, strategie geopolitiche e barbarie

Dopo il 29 novembre l’appuntamento è al 17 dicembre per una “meditazione in musica”, “Tra le “note” della storia (padre Vincenzo D’Adamo). Interverrà lo storico Antonello Folco Biagini su:”Il riassetto del mondo con la guerra? Quali speranze e quali impegni possibili per una storia diversa?”.

Per le iniziative a San’Ignazio consultare il sito della chiesa.

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