Gesuiti e laici: a Carezza un seme di futuro
C’è un luogo ricco di magia, dove bambini, ragazzi, adolescenti e adulti fanno esperienza di condivisione, fede, rispetto, libertà, amicizia, fatica.
«Un luogo sempre uguale ma diverso, bello come la prima volta, unico!». Non ha dubbi Michela Toffanin: «Villa San Pio X a Carezza (Bolzano) è pura magia, e solo chi ne fa esperienza può capirlo». La casa, già di proprietà dei gesuiti del Centro di formazione ignaziana di Padova, ha accolto per decenni famiglie, ragazzi e giovani per momenti di riposo e proposte formative.
All’ipotesi della dismissione un gruppo di giovani prima e di famiglie poi lancia l’SOS: “Carezza non deve finire”. Si arriva gradualmente alla nascita dell’Associazione Amici di Carezza, che nel 2018 procede con l’acquisto e ne prosegue la missione.
Un carisma che così rimane fecondo. Sul libro delle emozioni, custodito nella casa, si legge: “Abbiamo avuto la fortuna di poter vivere un tempo di ricchezza profonda in presenza dei padri gesuiti. Oggi ne siamo loro testimoni in luoghi dove fisicamente non ci sono più”.