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Giornate di formazione per gli educatori del St. Aloysius College

L’équipe di formazione ignaziana ha voluto aiutare il personale del St. Aloysius College a riscoprire le radici della famiglia ignaziana a Malta, la spiritualità e la vita di Ignazio.

Ha preso così forma un pellegrinaggio ai primi siti ignaziani di Malta rivolto a tutti i membri del personale delle tre scuole, come giornata annuale di formazione. Il tema era quello dell’anno ignaziano: “Vedere tutte le cose nuove in Cristo”. 15 complessivamente i pellegrinaggi promossi.

Nel team due membri dell’équipe di formazione e un gesuita per le meditazioni. Il pellegrinaggio è iniziato a scuola con l’invito a far proprio un atteggiamento da pellegrini, sullo stile di Ignazio che così ha vissuto tutta la sua vita.

Prima tappa la chiesa di Sarria a Floriana, scelta come punto di partenza perché costruita in ringraziamento per la fine della peste. Sono state presentate quindi le diverse missioni dei gesuiti all’interno della zona.

Dopo la meditazione su “Vedere tutte le cose nuove in Cristo” il cammino a piedi verso La Valletta, con un percorso diverso per ciascuna delle tre scuole. Due le preghiere proposte durante il cammino: quella di Pedro Arrupe “Insegnami le tue vie” e di Michel Quoist “Vorrei salire molto in alto”.

Seconda tappa la Chiesa dei gesuiti a La Valletta, con una introduzione sull’arrivo a Malta dei primi compagni, la loro missione e sul Collegium Melitensiae, le radici dell’Università. 

Il tema approfondito è stato in questo caso “Vedere la nostra missione di educatori con gli occhi di Cristo”, attraverso la spiegazione del dipinto della Visione a La Storta. Gli educatori sono stati invitati a riflettere su come la loro missione sia una continuazione della missione di Cristo nel mondo. Hanno condiviso tra loro un simbolo, collocato poi sulla croce. 

La pausa è stata organizzata presso l’YMCA una ong locale con un collegamento tra l’apostolato educativo dei gesuiti e il loro apostolato sociale, collegandosi alla zona di Camerata e al lavoro con le prostitute. 

La terza tappa è stata “Casa Manresa”, la prima casa di ritiro costruita dai gesuiti, oggi sede della Curia arcivescovile. Dopo una rapida introduzione al luogo, i partecipanti hanno trascorso un po’ di tempo nella cappella e il gesuita presente ha introdotto l’importanza di “sentire con la Chiesa” come presentato da Sant’Ignazio. La sessione si è concentrata su “Vedere l’educazione con gli occhi di Cristo” e sulla missione dell’educazione nella società di oggi.  Agli insegnanti della scuola primaria sono stati proposti dei brevi workshop ispirati alle riflessioni di p. Arturo Sosa nel suo libro “Camminare con Ignazio”, sull’educazione come missione di collaborazione, di speranza, riconciliazione e dialogo. Per gli insegnanti delle scuole secondarie proposto un focus guidato da Mark Cachia della Commissione diocesana per la pace e la giustizia, sull’educazione come strumento di riconciliazione e giustizia nel Paese. Agli insegnanti del sixth form si è rivolto Mons. J. Galea Curmi, Vescovo ausiliare, che ha parlato di una Chiesa che ascolta, accoglie, accompagna e va avanti e di come l’educazione sia parte di questa missione. La sessione si è conclusa con un momento di dialogo. 

Una grazia per il personale poter vivere questa esperienza, che ha fatto maturare tra l’altro il desiderio di visitare presto i luoghi natali di Ignazio.

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