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Gonzaga City Day: solidarietà e sport per la città

Piena apertura a tutta la città, solidarietà e sostegno all’Ucraina e oltre 50, tra laboratori e attività sportive, fruibili gratuitamente dai più piccoli ai giovani coinvolgendo pure le famiglie. Tra le iniziative, anche una mostra itinerante su Gianni Rodari. Il due aprile, dalle 10 alle 17, il “Gonzaga CITY Day” è stata una giornata in cui la comunità (docenti, studenti, genitori, personale non docente, gruppi) si sono ritrovati insieme al resto della città. Ogni persona ha scelto a quale degli oltre 50 laboratori e attività sportive partecipare, tra Sport & Salute, Ecologia & Ambiente, Digitale &Tecnologie, Arte & Creatività, Cittadinanza Globale & Multilinguismo, Spiritualità & Scelte di Vita, Sociale & Politico, Culture & Comunicazione.

Per ciascuna delle aree tematiche sono stati proposti dai docenti ed educatori del campus (Scuola, International School Palermo, Polisportiva) alcuni laboratori in italiano o in inglese e attività sportive specifiche per ciascuna fascia d’età indipendentemente dalla scuola  frequentata: 3-5 anni, 6-10 anni, 11-13 anni e 14-18 anni, della durata di 1h e 30. Molti i laboratori perti anche agli adulti, in forma di dinamica genitori-figli. Tra le iniziative, una mostra itinerante dedicata a Gianni Rodari, a cento anni dalla sua nascita, organizzata dal Coordinamento Genitori Democratici.

“Con la fine dello stato di  emergenza – ha detto p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus – nonostante l’invito sia quello di agire ancora con prudenza e vigilanza, tutti sentiamo il bisogno, dai più piccoli ai più grandi, di ritornare a respirare, di vivere il futuro come una promessa e non come una minaccia, di ritrovare il piacere e il gusto di riappropriarci  di spazi di libertà e di relazione che, sebbene ci siano stati – anche se in maniera limitata – ci hanno  costretto per tanto tempo a vivere distanti”. “Certo, mai avremmo immaginato che dopo una pandemia mondiale, a due passi dal nostro  Paese – continua p. Denora – potesse accadere una guerra e che bambini, giovani, adulti potessero vivere il dramma  che stanno vivendo. Anche in questo, la nostra comunità non sta mancando di fare la sua parte: di rileggere il tempo che viviamo anche all’interno delle nostre attività educative, di manifestare  concretamente la vicinanza e la solidarietà a dei profughi accolti nelle case famiglia di Sighet (Romania), di  immaginare di accogliere alcuni bambini ucraini all’interno delle nostre scuole per offrire loro  delle opportunità che gli sono state negate. Come sapete, ogni giorno, all’interno della nostra comunità, facciamo esperienza di come un  mondo nuovo sia possibile. Nella nostra scuola italiana e internazionale convivono esperienze, sensibilità, provenienze e nazionalità, prospettive religiose diverse. E mai come adesso sentiamo l’urgenza e il desiderio di testimoniare e dire che un mondo fraterno, nel rispetto delle differenze, è possibile; che tutti i bambini e i giovani meritano di ricevere in eredità una città, un  mondo di pace e di opportunità di crescita. Un mondo in cui sia possibile giocare, crescere e vivere  bene. La proposta non è solo per alcuni ma per tutti. Pertanto crediamo che vivere una giornata all’insegna del gioco, dei laboratori, dello sport, della solidarietà possa essere un’occasione bella che ci offriamo reciprocamente e che condividiamo anche con altri bambini e famiglie della città che desideriamo diventino anche nostri futuri compagni di cammino”.

Serena Termini

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