“Una testa ben fatta”, per un’ecologia del corpo e della mente
Quattro esperienze formative di stage estivi si sono svolte contemporaneamente a Gressoney St. Jean, presso la casa dei Gesuiti Villa Belvedere, dal 7 al 15 luglio. Vi hanno partecipato 36 ragazzi dell’Istituto Leone XIII di Milano, 23 dal Gonzaga di Palermo e 10 dal Sociale di Torino, accompagnati da numerosi insegnanti delle diverse discipline e da una équipe pastorale composta da alcuni gesuiti e laici.
L’obiettivo di queste attività è stato di congiungere in un’unica dinamica comunitaria le parti di studio e ricerca, le parti di gioco e divertimento, le parti di sport e contatto con la natura, e le parti di riflessione, condivisione e preghiera.
La proposta estiva era offerta ai liceali della rete Gesuiti Educazione, che potevano scegliere tra tre percorsi: un corso intensivo di preparazione alle Olimpiadi di Matematica, chiamato “JesMath”, giunto alla seconda edizione; un corso di “Eloquenza, Rap e Debate”, in preparazione alle Olimpiadi di Debate, e un corso di introduzione all’esperienza naturalistica ed ecologica in montagna, chiamato “Montagna e Sfide”. Oltre a queste tre proposte, è stato offerto anche un percorso di recupero e potenziamento per studenti che devono recuperare entro settembre alcune materie o che desiderano approfondirne altre.
Uno studente del primo anno di Liceo del Gonzaga di Palermo così racconta l’esperienza e la scansione giornaliera delle attività:
“All’inizio eravamo tutti un po’ timidi, ma superando l’imbarazzo ci siamo tutti presentati, palermitani, milanesi e torinesi. Ci siamo divisi in gruppi secondo il corso scelto. Chi Debates, chi Jesmath, chi avventure e montagne, e chi studio e sport. La giornata tipica era la seguente:
Sveglia intorno alle 8, poi ci ritrovavamo alle 8:15 in cappella, per un momento di riflessione prima di affrontare la giornata.
Quindi ci dividevamo in gruppi secondo i corsi scelti, accompagnati ciascuno dai propri prof; in particolare i ragazzi che partecipavano al corso di Debates lavoravano, oltre che con i prof., anche con la dottoressa Flavia Trupia e il rapper Amir Issa.
Tra le varie attività vi erano delle pause. Intorno alle 13 pranzavamo, accompagnati dalla trascinante simpatia di Enzo, che, insieme alla compagna Barbara, dirige la villa.
Dopo un’ora e mezza circa dalla fine del pranzo, riprendevamo le attività, per poi concluderle alle 16:30. Da quel momento, fino alle 19, potevamo giocare a biliardino o a ping-pong nella sala giochi, fare sport nei vari campi della villa, tempo permettendo. Alle 19 ci riunivamo in gruppi per condividere momenti di riflessione personale e collettiva. In seguito vi era la cena.
Dopo la cena tutti noi ragazzi insieme ai prof. ci incontravamo in una sala, e lì ci divertivamo con attività serali, preparate dai prof.
L’ultimo momento di ogni giornata era l’incontro in cappella nel quale rileggevamo i momenti della giornata sotto diverse ottiche.
L’aspetto più bello del viaggio è stato il potersi confrontare con ragazzi di altre parti di Italia, ma educati e formati nello stesso modo, quello gesuita.”
Di seguito riportiamo per ciascun progetto un piccolo commento da alcuni partecipanti dell’Istituto Sociale di Torino:
STUDIO & SPORT: studio assistito e moduli sportivi. Attività di recupero e di potenziamento in materie umanistiche, scientifiche e linguistiche, con l’aiuto di insegnanti qualificati dai collegi ignaziani di Milano, Palermo e Torino, accompagnata da moduli sportivi.
“Il progetto studio e sport ci ha aiutato a migliorare le nostre conoscenze in campo scolastico e a fare nuove amicizie tramite i turni di studio, i momenti di condivisione, gli aiuti che ci hanno dato i vari professori e i momenti passati con gli amici.” (Giulia)
JESUIT & MATH (JesMath): l’eccellenza in Matematica. Per coltivare i talenti, potenziare le competenze, accrescere le motivazioni, allenare alle competizioni matematiche nazionali e internazionali.
“È stata una bella esperienza, mi ha fatto conoscere un modo di vedere e di studiare matematica diverso rispetto a quello che si impara a scuola.” (Umberto)
DEBATE & RAP: imparare l’arte dell’eloquenza. Imparare a dibattere secondo il modello del World School Debate Championship usando rudimenti di argomentazione e di eloquenza. I ragazzi hanno lavorato su mozioni divisi in squadre e preparato i loro discorsi aiutati dai docenti delle scuole coinvolte. Nel secondo modulo un esperto di comunicazione e un rapper hanno guidato delle esercitazioni sul public speaking (modello TED) e le tecniche da utilizzare per parlare in pubblico.
“È stata un’occasione per metterci in gioco, superare le nostre paure e avere l’opportunità di dibattere su argomenti di grande attualità. Tutti noi ci siamo impegnati per dare il meglio, scoprendo e tirando fuori talenti e passioni nascoste, mettendoci in gioco e imparando ad aiutare tutti i membri della squadra per un obbiettivo comune: la ricerca della verità.” (Elisa)
Il corso di formazione ai Debates si è concluso con una “guerra di parole” nella tecnostruttura comunale del paese di Gressoney. La “guerra di parole” è un esercizio di dibattito intorno ad una tesi controversa: una squadra di sei persone difende la tesi con serie di argomentazioni concatenate, presentate nel modo migliore e più persuasivo possibile dai suoi rappresentanti.
MONTAGNA & SFIDE: accostarsi al mistero della Natura. Accompagnati da insegnanti e guide alpine esperte, studenti ben allenati hanno incontrato la Montagna. Una serie di “immersioni” nella natura che uniscono sport, spiritualità ed ecologia hanno favorito l’accostarsi al mistero che unisce Cielo e Terra. Arrampicata sportiva, trekking d’alta quota con campeggio notturno in tenda, mountain bike, meditazione sono state le principali attività dello stage.
“Durante la settimana in cui sono stato a Gressoney, ho partecipato al progetto “Montagna e Sfide”, un programma in cui il mio gruppo ed io abbiamo sperimentato gli sport più praticati e conosciuti nell’ambiente montano. Ero l’unico ragazzo dell’Istituto Sociale: tutti gli altri provenivano dal Leone XIII, ed erano di tutte le classi. Le attività principali sono state: arrampicata, via ferrata, paintball, camminata verso la cima della Punta Valfredda (2900 mt.), camping, camminata di ritorno, e infine mountain bike gli ultimi due giorni. L’idea che mi ha trasmesso questo progetto è l’aiuto reciproco nelle difficoltà della montagna: il sostegno che c’è stato tra noi del gruppo, ma anche il fatto di non mollare mai poiché alla fine puoi essere solo soddisfatto del risultato, è stato fondamentale.” (Alberto)
Il report del programma e delle attività svolte (e valutate) andrà ad integrare il curriculum degli studenti partecipanti e costituirà parte del proprio bagaglio formativo, che sarà anche presentato alla Maturità.
Complimenti a tutti i partecipanti per questa bella attività che dimostra la ricchezza e la vivacità della nostra rete. Grazie ai tre Istituti e in particolare a tutti i docenti e al personale che si è impegnato con entusiasmo ed energie nell’organizzazione. E’ stato un grande e bellissimo lavoro di squadra, che porta ottimi frutti, soprattutto per la crescita dei nostri ragazzi!
L’estate 2019 della rete Gesuiti Educazione prosegue con altre proposte, tra cui i due cammini: da Loyola a Xavier e quello di Santiago! Stay tuned!