Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Formazione Il delicato lavoro degli economi al centro degli incontri EUM
Formazione

Il delicato lavoro degli economi al centro degli incontri EUM

Milano

È ormai una tradizione l’incontro annuale degli amministratori delle comunità e delle opere della Provincia EUM, che si ripete da vari anni. Quest’anno si è tenuto in quattro sedi – Milano (5 marzo), Roma (27 marzo), Malta (10 aprile) e Palermo (17 aprile) – fondamentalmente con tre obiettivi: offrire a chi è impegnato nell’amministrazione un’occasione per conoscere o rincontrare altre persone che, nell’ambito della Provincia, lavorano nello stesso settore; dare uno sguardo d’insieme sulle scelte di fondo, i principali ambiti di lavoro e alcuni progetti specifici dell’Economato di Provincia; proporre riflessioni e aggiornamenti su questioni specifiche dell’amministrazione dei beni.

In particolare quest’anno, in riferimento a quest’ultimo punto, è stato presentato un volume con tre testi: la Prefazione del p. Generale, che raccoglie anche tutto il cammino fatto nel recente anno ignaziano sul voto di povertà; i nuovi Statuti della Povertà della Compagnia di Gesù; la nuova Istruzione su Amministrazione e Finanze (IAF).

Malta

Del Riccio: procediamo con coraggio e pazienza

Agli incontri hanno partecipato, in totale, circa 190 persone a cui il p. Provinciale, Roberto Del Riccio, ha rivolto un «ringraziamento particolare per il lavoro svolto in un tempo in cui i vincoli e le difficoltà non mancano. Da un punto di vista finanziario, economico e gestionale fare interagire amministrazioni, Collegi, Opere, Reti di quattro Stati diversi è certamente una bella sfida. Abbiamo iniziato con coraggio, ma anche con pazienza. Non mancano difficoltà e problemi: il nostro magis sarà ricercare sempre un modo di procedere dove ciascuno si senta a casa. Un modo nuovo, ma con il passo di tutti».

Nei diversi incontri lo schema è stato simile, anche se i relatori diversi: si è iniziato con una conversazione sui rinnovati Statuti della Povertà, mentre la nuova Istruzione su Amministrazione e Finanze è stata approfondita in due momenti: una relazione di presentazione e un laboratorio in piccoli gruppi, per approcciare il testo e discuterne insieme alcuni brani.

.  

Roma

La relazione del direttore dell’economato, Berardino Guarino, ha fatto da cornice comune agli incontri, con un percorso che ha esplorato le principali cose accadute, le scelte di fondo, i risultati di bilancio, i progetti particolari.

La cornice è l’economia di Francesco

In primo luogo si è partiti dall’orizzonte di fondo. «Non bastano piccoli cambiamenti, bisogna mettere in discussione il modello di sviluppo. È questo il tempo di un nuovo coraggio nell’abbandono delle fonti fossili di energia, di accelerare lo sviluppo di fonti a impatto zero o positivo»: le parole del Papa e la sua visione, l’economia di Francesco, ha indirizzato la riflessione.  Un’economia che, scrive il Papa, «non può limitarsi a lavorare per o con i poveri. Fino a quando il nostro sistema produrrà scarti e noi opereremo secondo questo sistema, saremo complici di un’economia che uccide. Forse la risposta non è in quanto noi possiamo fare: ma piuttosto in quanto riusciamo ad aprire cammini nuovi perché gli stessi poveri possano diventare i protagonisti del cambiamento… Noi non dobbiamo amare la miseria, anzi dobbiamo combatterla, anzitutto creando lavoro, lavoro degno». Incarnazione, trasparenza, accountability, le parole d’ordine per gli economi della Provincia, temi che ritornano anche nelle indicazioni che arrivano dalla Curia generale.  

Le indicazioni del Generale

La 71a Congregazione dei Procuratori, che si è celebrata a maggio a Loyola, ha infatti esaminato lo Stato della Compagnia e la relazione del Padre generale, De Statu Societatis-2023, ha raccolto la sfida che viene proposta dall’attuale contesto mondiale: «Realizzare una società in cui tutti gli essere umani abbiano la possibilità di condurre una vita dignitosa, esercitare la loro libertà e responsabilità nella vita pubblica, contribuendo al Bene Comune, che include l’equilibrio ecologico».

Palermo

Nei quattro meeting degli economi, dopo l’analisi del bilancio, ampio spazio è stato dedicato agli investimenti etici, in particolare alle attenzioni da avere nella composizione del Portafoglio degli investimenti: cosa cercare e cosa evitare (IAF ai numeri dal n. 378 al n. 392), con riferimento ad alcuni divieti che hanno a che fare con attività di speculazione sul mercato o vendite allo scoperto.

Guarino: Portafoglio, investimenti etici e valori della Compagnia

«È il tema di conoscere profondamente il proprio Portafoglio», ha detto Guarino, ma «non si gioca solo in difesa. La vera sfida è che questi investimenti, come ricorda la IAF al n. 390, devono riflettere anche i valori e le preferenze della Compagnia di Gesù. Pertanto la politica di investimento deve essere esplicitamente orientata agli investimenti etici».

Palermo

Già da diversi anni la Provincia EUM ha una certificazione etica del proprio Portafoglio, con la collaborazione di una società promossa dalla CEI, Nummus, che ogni mese esamina tutti i prodotti e le società in cui si investe in base ad una griglia di criteri che comprendono il rispetto dell’ambiente, una governance trasparente, la tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori e, criterio introdotto in base alle linee guida della CEI in materia di investimenti, anche la corrispondenza con i valori cattolici in materia di difesa della vita, armi, non utilizzo del carbone, ecc. Insomma, un metodo, facile da comprendere, aperto a chiunque lo voglia utilizzare.  Nell’ultimo anno la Provincia ha inoltre fatto diversi passi anche in ordine alla Campagna per il disinvestimento dalle energie fossili, a cui ha aderito ormai diversi anni fa, in collaborazione con la sezione italiana del Movimento Laudato sì.

Responsabili che lavorano per il bene comune

Roma

Il 24 novembre, ricevendo le persone che in Vaticano lavorano nella Segreteria per l’economia, il Papa ha rivolto un messaggio che è diventato una sorta di mandato per gli incontri degli economi di Provincia: «L’Economia è al servizio della missione e voi siete parte della missione, perché la corretta gestione del suo impiego è una testimonianza resa a tutti. È un lavoro delicato perché anche le migliori intenzioni possono tradursi in comportamenti che si devono evitare: essere autoritari anziché autorevoli; temuti anziché rispettati e riconosciuti; esercitare potere invece che assumere decisioni avvertendo la responsabilità di tutelare il bene comune; preservare il denaro senza un fine anziché impiegarlo perché la missione cresca e fiorisca… dovete avere anche sempre la lealtà di dire no quando quello che vi viene rappresentato o che trovate nei controlli tradisce la missione, quando l’interesse individuale di alcuni prevarica su quello collettivo, quando le regole sono violate o artificiosamente aggirate per finalità estranee a quelle della Chiesa, e le scelte hanno nulla o poco a che vedere con la missione o le fanno un danno. La lealtà significa non diventare mai complici, anche solo facendo finta di non vedere, anche solo non volendo deludere quelle amicizie che in una comunità di lavoro si instaurano».

Palermo
Ultime notizie
Esplora tutte le news