Il Papa al JRS: “Ho fiducia che nessuna battuta d’arresto o sfida potrà distrarvi o scoraggiarvi”
“Sappiano che il Papa è vicino a loro e alle loro famiglie e che li ricorda nelle sue preghiere”: così il Papa nella lettera inviata per i 40 anni del JRS, si rivolge al Centro Astalli e a tutto lo staff e i volontari del JRS nel mondo. “I miei pensieri vanno specialmente ai tanti uomini, donne e bambini che si rivolgono al JRS per cercare rifugio e assistenza”.
“È vostro compito vitale tendere la mano dell’amicizia a coloro che sono soli, separati dalle loro famiglie, o abbandonati, accompagnandoli e amplificandone la voce, e soprattutto garantendogli l’opportunità di crescere attraverso i vostri programmi di istruzione e sviluppo. La vostra testimonianza dell’amore di Dio nel servire rifugiati e migranti è anche fondamentale per costruire una “cultura dell’incontro” (Fratelli Tutti, 30) che da sola pone le basi per una solidarietà autentica e durevole per il bene della famiglia umana (Ivi, 216-217)”.
Di seguito il testo integrale
La lettera del Papa per i 40 anni del JRS
Ripamonti: “Opponiamoci alla logica di Caino”
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, ha dichiarato: “Il Santo Padre ci richiama ancora una volta alle nostre responsabilità, alla nostra umanità. La pandemia non ci deve distogliere da questo. L’ultima delle vittime della nostra indifferenza è un bambino di sei mesi. Opponiamoci alla logica di Caino ed esigiamo da chi ricopre ruoli istituzionali di essere all’altezza del compito affidatogli: garantire il rispetto della dignità e dei diritti di ogni essere umano.
Lasciar morire, senza far nulla, coloro i quali cercano di raggiungere un posto sicuro nel mondo è il frutto amaro della logica dell’indifferenza e della cultura dello scarto da cui ci mette in guardia Papa Francesco. Uomini e donne di ogni fede reagiscano e fermino l’ecatombe. Celebrare i 40 anni è rinnovare l’impegno quotidiano al fianco dei rifugiati con la consapevolezza di essere al fianco dei giusti”.