India. Padre Cedric Prakash: i cattolici difendano la laicità dello stato
Narendra Modi, membro del BJP (Bharatiya Janata Party), il partito ultranazionalista indù, è uno dei principali candidati a Primo Ministro dell’India dopo le elezioni politiche di questo mese. Durante una riunione della Catholic Association di Goa a Margao, il Padre Cedric Prakash, gesuita e attivista per i diritti umani, ha messo in guardia che se Narendra Modi diventasse Primo Ministro porterebbe l’intero paese sotto la legge draconiana dell’anti-conversione, limitando la libertà religiosa. Nel 2003, quando era primo ministro del Gujarat, Modi ha approvato la legge anti-conversioni, rendendo obbligatoria la richiesta di autorizzazione al magistrato del distretto per chi voleva cambiare religione. Padre Prakash, direttore di Prashant, il centro dei gesuiti per i diritti umani, giustizia e pace, con sede a Ahmedabad, ha detto che le forze estremiste propendono per uno stato indù e una nazione indù mentre il popolo dell’India attraverso la Costituzione ha optato per uno stato laico. Ha inoltre criticato i media per aver compromesso i loro principi morali dando troppa visibilità a Modi. “La gente in Gujarat vive nella paura, ha dichiarato P. Prakash, ma noi non dobbiamo aver paura di nessuno in nessun momento; Gesù dice che non dobbiamo temere nessuno. Io non sono un politico. Andrò a votare secondo la mia coscienza”. Quando gli è stato chiesto che messaggio voleva dare ai cittadini di Goa quando diceva loro di svegliarsi prima che sia troppo tardi, ha risposto che dovrebbero unirsi ai maggiori gruppi politici e prendere parte attiva in quello che sta accadendo.