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La Cueva di Palermo, uno spazio per progettare giovane

Spazi di futuro, quelli de La Cueva a Palermo. Il progetto, avviato lo scorso ottobre, è luogo per cammini spirituali, di formazione, diversificati per età e fasi della vita. Ha ospitato i percorsi di formazione al servizio civile dei ragazzi del Gonzaga, di gruppi scout, del Meg, della CVX; e poi “la cena del mercoledì”, con testimonianze toccanti e profonde. Tra gli ospiti la figlia di Paolo Borsellino, Fiammetta, Luca Casarin, Sabina Guzzanti, intervenuti su impegno civile, scelte, giovani, spiritualità. Francesco del Centro Tau che si occupa dei ragazzi di strada di un quartiere difficile, Alessandro Ienzi attore, regista e sceneggiatore di teatro di impegno per la difesa dei diritti umani, il comandante della Guardia di Finanza di Palermo; l’antropologo Daniele Ventola, che ha intrapreso un cammino di due anni a piedi da Napoli alla Cina; Lucia Lauro, responsabile del progetto “Cotti in fraganza”, biscottificio nel carcere minorile di Palermo e del ristorante “al fresco” dove lavorano ex carcerati o fine pena. 

Incontri per generare il futuro

« “Incontri”» spiega padre Francesco Cavallini  «hanno la capacità di generare nei giovani un desiderio di impegno civico, di riflessione sulla propria vita e sulle proprie scelte, alimentare sogni e desideri».

Una location gettonata anche da altre associazioni giovanili per svolgere i diversi incontri di formazione e da gruppi che arrivano anche da altre regioni italiane, fruendo dell’accoglienza semplice e conviviale, dell’eventuale accompagnamento spirituale e delle opportunità culturali, artistiche, sociali, naturalistiche che Palermo offre.

Per quattro mesi gli spazi hanno accolto gratuitamente due sorelle di Kerson, inserite nel liceo Gonzaga dei gesuiti di Palermo.

Luogo di consolazione

«Da ottobre 2022 a oggi un bilancio estremamente positivo», dice Cavallini. Decine e decine le persone passate. I locali a disposizione, circa 350 mq, vogliono essere tutto questo: luogo di accoglienza semplice, luogo di incontro e relazioni, luogo di formazione e crescita umana e spirituale, spazio di meditazione, di creatività e di progettualità, luogo di consolazione per la propria vita. In futuro vorremmo coinvolgere di più e meglio i diciottenni e gli universitari», mentre cresce all’orizzonte l’idea di una Cueva 2.

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