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L’Arte della Parola

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

Costruire un cammino di formazione spirituale e culturale per andare sempre più a fondo nella conoscenza della fede: dall’incontro internazionale dei coordinatori Pietre vive è nato un percorso di formazione e una serie di podcast disponibili on line.

“Art of the Word, the Living Stones Podcast” è il titolo della serie di podcast pensata dalla rete  Pietre Vive e pubblicata sulla piattaforma IVoox .

 Living Stones Podcast

La serie di podcast è scaricabile da tutti ed è pensata per tutti gli interessati alla serie di temi biblici, teologici e artistici che saranno trattati. In particolare accompagnerà durante tutto quest’anno la formazione biblica, teologica e artistica dei gruppi Pietre Vive. I primi due episodi sulla formazione biblica: “What is the Bible?” e “Is the Bible true?” sono già online, di seguito saranno pubblicati con cadenza bisettimanale gli episodi successivi su temi di storia, teologia e formazione artistica. In ogni episodio, della durata di circa 20 minuti, un professore esperto del tema, in dialogo con un ragazzo che pone le domande, tocca alcuni punti fondamentali e consiglia una bibliografia essenziale per l’approfondimento. Ciascun gruppo Pietre Vive potrà utilizzare questo materiale per lo studio comunitario e personale e per rileggere il messaggio spirituale della chiesa in cui fa servizio di accoglienza e visite.
Questo percorso di formazione, e la serie di podcast, sono stati pensati durante gli ultimi due incontri internazionali dei coordinatori Pietre Vive e in particolare durante l’incontro di questo autunno, che si è tenuto nel fine settimana del 30 Ottobre – 1 Novembre, a cui hanno partecipato i coordinatori dei 36 gruppi in Europa, Stati Uniti e Messico; con il desiderio di costruire un cammino di formazione spirituale a culturale per andare sempre più a fondo nella conoscenza della fede.

Riflessioni campo internazionale dei coordinatori (30 Ottobre – 1 Novembre)


Fine settimana tra fine ottobre e 1° di novembre. Roma. Periodo a ridosso del nuovo Dpcm. Nonostante il cielo azzurro dalle sfumature autunnali e l’aria calda, che hanno colto impreparato chi arrivava dal freddo e nuvoloso nord, la tensione si poteva sentire. Quest’anno decidere di andare al campo dei coordinatori di Pietre Vive non è stata una scelta leggera, avere la possibilità di farlo e decidere di esserci fisicamente è stata una sfida a più livelli: perché era così importante esserci? Per  dare una risposta reattiva alla situazione presente, una risposta vitale e impavida che affermasse che noi Pietre Vive ci siamo e non ci lasciamo intimidire da questo nemico invisibile che rischia di
immobilizzare ogni cosa. Con la nuova estensione del nostro corpo dai colori e tessuti diversi, che si chiama mascherina, e rispettando tutte le norme di sicurezza, ci siamo incontrati e abbiamo vissuto questi tre giorni secondo lo stile che ci caratterizza e che evidenzia la nostra identità. I coordinatori che per tanti motivi non hanno potuto essere presenti hanno partecipato collegandosi online.
Identità… qualcosa che è stato particolarmente scosso e toccato in questo ultimo periodo, per tutti così come per noi, ma proprio per questo è stato trasformato nel tema su cui riflettere e sondare: chi siamo… cosa facciamo… dove stiamo andando… qual è la nostra meta? Queste domande ci hanno portato a Matteo, capitolo 5, dove le beatitudini sono diventate le porte dalle quali passare per riscoprire il Volto di Dio attraverso il ritratto di suo Figlio, e così aiutarci a riprendere in mano noi stessi, nella preghiera come nella formazione. Quest’ultime pilastri portanti, che si stanno organizzando in maniera più sistematica con l’obiettivo di arrivare anche al di fuori di Pietre Vive, ad un livello universale in tutti i sensi, attraverso gli incontri online ed il podcast dal titolo quanto mai rappresentativo: Art of the Word.
Infatti questo periodo, questa situazione sono parte dei nostri quarant’anni nel deserto (Dt 8: 2-5); devono servire a noi Pietre Vive per fermarci un attimo ad ascoltare il Signore, al fine di proiettarci in quello che è il Suo disegno per noi. Riprendere in mano gli strumenti che già possediamo alla riscoperta della nostra identità: nella Bibbia, nelle grandi figure che ci hanno preceduto e che ci hanno lasciato un’immensa eredità, nell’esperienza fatta in questi anni e messa in condivisione … tutto questo deve diventare il trampolino di lancio che ci permetta di affermare che siamo qui e ora, insieme, per essere sale della Terra. Per evitare che questa situazione, che stiamo vivendo insieme a tutti gli altri, possa renderci insipidi, ma, al contrario, sia l’occasione per far risaltare ancora di più i mille sapori che compongono le nostre comunità e che le rendono preziose e uniche.
Quest’anno il campo coordinatori è stato pensare e condividere tutto questo, nell’umiltà di riconoscere che ciò è reso possibile solo grazie e per mezzo di Lui, che ci unisce in un solo corpo e una sola mente. Essere uno in Lui mantenendo le nostre peculiarità e collaborando, insieme, per costruire qualcosa da donare agli altri, essere il sale che non si vede ma che aiuta a far risaltare i sapori.

Giulia Recanzone, coordinatrice gruppo Pietre Vive Torino

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