L’appello della Fondazione Martini: “Call for documents”
Tutti coloro che hanno conosciuto il Cardinale sono invitati a far pervenire alla Fondazione il proprio ricordo tangibile di Martini (una lettera, una foto, un audio, ecc.), per arricchire l’Archivio digitale. Ricordi vivi, testimonianze preziose del ministero e dello stile pastorale di padre Carlo Maria
«”Io ci sono” è un titolo ma è, ancora prima, la mission stessa della Fondazione Martini”, dice padre Giacomo Costa SJ, vicepresidente della Fondazione Martini, presentando la due giorni di iniziative – il 18 e il 19 febbraio – promosse in occasione del 90° anniversario della nascita di Carlo Maria Martini (15 febbraio 1927). “Siamo convinti che il Cardinale abbia ancora molto da dire alle donne e agli uomini di oggi, e ricordarlo non vuole dire per la Fondazione fare un lavoro da museo, ma promuoverne la memoria vivente. È il senso di tutti i nostri progetti». Nella conferenza stampa tenuta il 6 febbraio, padre Costa ha illustrato le molteplici novità che, il 18, faranno da filo conduttore al reading che avrà inizio alle ore 10 sul tema “Giustizia, etica e politica nella città”.
Un nuovo volume e un sito rinnovato
Anzitutto il nuovo volume dell’Opera omnia martiniana, da cui il reading prende il titolo (a livello di iniziative editoriali va ricordata anche la collana sulle meditazioni bibliche di Martini, 10 volumi che dal 16 febbraio usciranno in abbinamento a Famiglia Cristiana); poi il lancio del nuovo sito www.fondazionecarlomariamartini.it, online dal 18 febbraio: «Non vuole essere un sito istituzionale, di autopromozione – ha spiegato padre Costa -, ma una porta di accesso al cuore dell’eredità di Martini, con i suoi vari percorsi, le videointerviste con le testimonianze dei collaboratori del Cardinale, le news, ecc.; infine, l’archivio digitale (accessibile dal sito stesso), un progetto imponente, che ha richiesto il coinvolgimento di diversi soggetti e competenze, ma che ancora una volta ha lo stesso criterio di ispirazione: non uno strumento solo per studiosi, ma un archivio per tutti».
L’Archivio digitale
L’Archivio digitale Carlo Maria Martini è pensato come un percorso che articola brani, audio originali e gallerie di immagini del Cardinale, testimonianze dal vivo e interviste video inedite a suoi collaboratori e ad altre personalità. Sono oltre 30 le videointerviste realizzate nell’ambito del Progetto Archivio: tra gli intervistati, Enzo Bianchi, Franco Giulio Brambilla, Massimo Cacciari, Renato Corti, Umberto Eco, Silvano Fausti, Silvia Giacomoni, Maris Martini, Gustavo Zagrebelsky.
Chiara Daniele, coordinatrice del Progetto Archivio, parla dell’Archivio come di una porta di ingresso nell'”officina martiniana”: «I nuclei documentali raccolgono gli scritti, gli appunti, i quaderni, le agende, le corrispondenze, i documenti pastorali, le omelie, i discorsi ufficiali, le conferenze, gli esercizi spirituali. Accanto a questa documentazione vi sono le raccolte fotografiche, i video e i documenti digitali, a testimonianza di un patrimonio documentale che, nella sua costituzione, riflette anche il passaggio dall’epoca analogica a quella digitale».
In occasione delle celebrazioni del 90° anniversario «la Fondazione metterà on line gli inventari e i documenti dei primi 5 anni dell’episcopato di Martini a Milano (1980-1984) e una selezione delle videointerviste fino ad oggi realizzate. Saranno pubblicati e resi disponibili: 204 file audio di discorsi e interventi del Cardinale, circa 6.500 immagini digitali di testi e fotografie, 20 delle video interviste realizzate dalla Fondazione. Nei mesi successivi verrà pubblicata, con un calendario programmato, la documentazione degli anni successivi dell’episcopato a Milano, nuove videointerviste e la documentazione raccolta attraverso la Call for Documents».
Call for Documents
Quest’ultima è un appello che la Fondazione Martini lancia a tutta la città di Milano, alla Diocesi ambrosiana, e in generale a tutti coloro che hanno conosciuto il Cardinale. A partire dal pomeriggio del 18 febbraio ciascuno è invitato a portare alla sede della Fondazione o a caricare online il proprio ricordo tangibile di Martini (una lettera, una foto, un audio, ecc.): «Tutti i documenti raccolti e digitalizzati attraverso la Call for Documents arricchiranno l’Archivio digitale Carlo Maria Martini. Saranno pubblicati nella sezione “Archivio aperto” del sito della Fondazione, con una scheda che indicherà i proprietari e racconterà la storia della documentazione». Ricordi vivi, che raccontano una particolare vicinanza delle persone al proprio Arcivescovo e che rappresentano testimonianze preziose del suo ministero e del suo stile pastorale. La Call for documents è rivolta a tutti, in particolare a chi vive nella Diocesi ambrosiana: chiunque può portare alla sede della Fondazione questi ricordi sotto forma di documenti cartacei, fotografie, file digitali o altro, per contribuire alla costruzione dell’Archivio Martini (i materiali verranno digitalizzati e restituiti).