Milano. Le foto della politica che “affama il pianeta”

La devastante politica alimentare basata sull’accaparramento della terra altrui al centro della mostra fotografica nello Spazio aperto San Fedele

“Land Grabbing or Land to Investors?” è la mostra fotografica di Alfredo Bini, curata da Gigliola Foschi, che si tiene dal 5 maggio al 5 giugno al Centro San fedele di Milano, in collaborazione con COE e il 25° Festival Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Il termine land grabbing (“terra carpita, accaparrata”) si riferisce all’acquisto di milioni di ettari di terreno nei paesi poveri da parte di multinazionali dell’agribusiness, di potenti gruppi finanziari o di agenzie governative straniere.

Tale sottrazione di terre coltivabili – che in Africa vede coinvolti paesi come il Madagascar, il Ghana, il Mozambico, il Sudan e l’ Etiopia – non mira certo a “nutrire il pianeta” (come vuole il titolo dell’Expo di Milano) bensì ad arricchire le multinazionali che investono e ad avvantaggiare i paesi ricchi. Il land grabbing si presenta insomma come un’ultima versione del neocolonialismo, che priva della loro terra pastori e piccoli coltivatori locali, oltre a comportare l’abbattimento di foreste e il sequestro delle zone di pascolo, l’erosione del suolo, l’accaparramento dell’acqua e la perdita della biodiversità.

L’approfondita ricerca fotografica di Alfredo Bini si è concentrata, a titolo d’esempio, sull’Etiopia, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi