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Milano. Nasce il museo San Fedele

Il 31 dicembre 2014 s’inaugura a Milano, in alcuni spazi adiacenti alla chiesa di San Fedele, un piccolo «museo» che integra, in una continua dialettica tra antico e contemporaneo, un percorso tra arte e fede, realizzato negli ultimi anni dai gesuiti di San Fedele, sviluppando un itinerario unico nel suo genere.
L’arte cosiddetta «sacra» non è morta, come spesso si è detto nel Novecento, ma necessita di una «conversione» del linguaggio e di un’attualizzazione del suo messaggio. Per questo motivo, nella chiesa di San Fedele progettata nel Cinquecento da Pellegrino Tibaldi, dopo che Lucio Fontana nel 1957 realizzò la pala del Sacro Cuore, artisti contemporanei del calibro di David Simpson, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Sean Shanahan e Claudio Parmiggiani sono stati interpellati per riflettere su alcuni temi della fede cristiana.
Il nuovo percorso, oltre a comprendere la chiesa, si snoda tra alcuni ambienti già restaurati: la cripta secentesca (nella quale è stata recentemente collocata una splendida croce cinquecentesca), il sacello, la cappella delle Ballerine; e poi l’imponente sacrestia lignea del Seicento e l’antisacrestia con quadri di Ambrogio Figino e di Bernardino Campi.
A questi, si aggiungono da oggi tre nuovi spazi, dedicati ad antichi reliquiari, oggetti liturgici (secc. XVI-XIX) e dipinti: opere di Girolamo Romanino, Francesco Cairo, fratelli Procaccini, Giacomo Favretto sono esposte accanto a quelle di Mario Sironi, Lucio Fontana, Mimmo Paladino, Umberto Milani, Lawrence Carroll e altri, in un confronto tra antico e contemporaneo, in un dialogo tra le diverse arti, compresa la fotografia (Joel Meyerowitz).
L’inaugurazione dei nuovi locali espositivi, a cura di Andrea Dall’Asta SJ, direttore della Galleria San Fedele, con l’allestimento dell’architetto Mario Broggi, segna una nuova tappa nel cammino compiuto dal San Fedele in più di mezzo secolo. Il nuovo itinerario si caratterizza sia come luogo della memoria, sia come stimolo di riflessione per aprire un dialogo fecondo con la cultura e la spiritualità odierne. Per comprendere la fede tramandata dai nostri padri e consegnarla alle generazioni future.

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