Milano. Popoli chiude, la missione continua
A fine 2014 Popoli, il mensile internazionale dei gesuiti italiani, interrompe le pubblicazioni.
L’ispirazione all’origine della Rivista continuerà a portare frutti, come chiarisce il comunicato che segue, a firma di p. Giacomo Costa SJ, presidente della Fondazione Culturale San Fedele.
“A nome della Fondazione Culturale San Fedele – editore di Popoli – e in accordo con il Superiore provinciale dei gesuiti italiani, comunico la sofferta decisione di interrompere a fine 2014 la pubblicazione della rivista, sia nella sua forma cartacea sia in quella online.
Il numero di abbonati, pur sostanzialmente stabile nel corso degli ultimi anni, è ormai troppo esiguo rispetto ai costi crescenti necessari per realizzare la Rivista, il deficit annuale ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro e si fa sentire la generale crisi economica; considerando inoltre la necessità, per i gesuiti italiani, di ottimizzare le forze e di stabilire delle priorità nelle opere in cui sono coinvolti, sembra difficilmente immaginabile un rilancio della Rivista in una forma più sostenibile.
La decisione è ancora più dolorosa in considerazione della lunga storia di Popoli, giunta alla soglia dei cent’anni, e del servizio che ha svolto: un secolo in cui la Rivista ha contribuito a un’informazione libera sulle questioni internazionali e alla formazione all’annuncio del Vangelo in un mondo sempre più globale e plurale, nello spirito del dialogo fra le culture e le religioni e in un’ottica che lega servizio della fede e promozione della giustizia.
Esprimo la più profonda gratitudine al direttore di Popoli, Stefano Femminis, e a tutta la Redazione, al Gruppo di consulenza editoriale, a tutti i collaboratori presenti e passati, per la generosità e la competenza con cui hanno portato avanti questo progetto.
L’interruzione della pubblicazione, però, non va confusa con la fine di una missione. Nella sua storia Popoli ha già conosciuto vari cambiamenti: la denominazione del 1915 era Le Missioni della Compagnia di Gesù; nel 1970, in collaborazione con la direzione per l’Italia delle Pontificie Opere Missionarie, il mensile assunse il nome di Popoli e Missioni. Alla metà degli anni Ottanta si passò all’attuale testata; infine, dal 2007, una nuova grafica ha accompagnato un rilancio dei contenuti e un nuovo progetto editoriale, mentre cresceva, in coerenza con l’evoluzione del mondo delle comunicazioni sociali, la presenza su Internet tramite il sito www.popoli.info – i cui contenuti resteranno disponibili – e i social media.
Ma un archivio informatico non sarà l’unica eredità di Popoli: siamo ben consapevoli che l’ispirazione all’origine della Rivista è ancora vitale e in grado di portare frutti, in quanto risponde alle esigenze del nostro mondo. Lavoreremo quindi per trovare le piattaforme e i canali di comunicazione più appropriati. Così, l’approfondimento di questioni e dinamiche internazionali continuerà a essere sviluppato su Aggiornamenti Sociali, l’altra rivista della Fondazione Culturale San Fedele; il Magis, la Ong che federa le associazioni missionarie e di cooperazione internazionale legate ai gesuiti italiani o di ispirazione ignaziana, potrà costituire il luogo per portare avanti la riflessione più strettamente missiologica; la dimensione del dialogo interreligioso potrà rappresentare uno dei campi di azione della Fondazione Carlo Maria Martini, attiva dal 2013 nella nostra stessa sede di Milano; infine, la Fondazione Culturale San Fedele proseguirà le attività di formazione, divulgazione e sensibilizzazione.
In quest’ottica sento più che mai attuale lo slogan adottato alcuni anni fa dalla rivista: «Una nuova missione ci aspetta!». Questa missione vogliamo continuare ad assumerla con responsabilità. Nel farlo, contiamo ancora sull’interesse, la vicinanza e il sostegno dei lettori di Popoli”.
Giacomo Costa SJ
Presidente della Fondazione Culturale San Fedele (Milano)