San Fedele: con Antonia Mulas la gloria di San Pietro si fa inquieta
Da mercoledì 11 gennaio al 4 febbraio 2016 la Galleria San Fedele di Milano ospita un’importante mostra dedicata ad Antonia Mulas a cura di Manuela Gandini e Andrea Dall’Asta SJ.
La sensazione è che stia per accadere qualcosa. Ogni particolare è carico di indizi ma avvolto nel mistero. I drappi marmorei celano e ornano; il fasto barocco si produce in un’esplosione contenuta, mentre gli ori diventano plumbei e i santi assumono calore umano.
È la visione rivoluzionaria, femminile, di Antonia Mulas – fotografa, documentarista, artista – della Basilica di San Pietro a Roma. Da questi racconti in frammenti emerge come un senso di vuoto, una sorta di ambiguità soffusa. Una fragilità nervosa si impone al cuore della magniloquenza di gesti solenni e retorici. La gloria si fa inquieta.
Antonia Mulas ci conduce in un viaggio di quattro secoli tra le opere di Gian Lorenzo Bernini, Antonio Canova, fino a giungere a Francesco Messina attraverso quindici fotografie di grande formato scattate nel 1977 – 1978, che cercano di catturare con grande profondità ottica, particolari che appaiono sin dal primo sguardo, frammenti di un discorso più ampio, complesso, quasi sottaciuto.
Volti e arti deformati da estasi o dolore evocano l’esperienza umana attraversata dal divino, le ore del quotidiano sembrano scorrere sulla pelle dei santi. E’un racconto scuro, sublime e sensuale che attinge alla profondità dell’anima. Le statue ritratte solo con luce naturale, semplicemente illuminate dal sole, sono presentate in una sequenza continua lunga in origine 27 metri e mostrata in questa occasione in un frammento di 9 metri.
La fotografia è per Antonia Mulas strumento di conoscenza e relazione: è viscerale, diretta, nuda. Il suo sguardo sui santi è lo stesso riservato alle teste romane, agli impianti della Fiat, all’architettura, alla desolazione del muro di Berlino ripreso in sequenza nel 1976 con il preveggente titolo Archeologia.
La mostra prosegue nella chiesa di San Fedele con due immagini di Antonia e Ugo Mulas in dialogo con le opere del Museo San Fedele Itinerari di arte e fede. Antonia, moglie di Ugo Mulas, è stata protagonista di un periodo vivacissimo dell’arte e della politica.
Dalle foto di Sabra e Chatila al fasto di San Pietro, dal ritratto di Arafat ai profughi curdi, Antonia Mulas, con il suo sguardo equanime sul mondo, è tra le più importanti testimoni del nostro tempo.
Giovedì 19 gennaio ore 18.15 – negli spazi della mostra si terrà un incontro aperto al pubblico, dal titolo: Antonia Mulas, autoritratto di una generazione
Galleria San Fedele
via Hoepli 3/A 20121 Milano
02 86352233
sanfedelearte@sanfedele.net
Orari dal 12 gennaio al 4 febbraio 2017
martedì/sabato 16.00 – 19.00
al mattino su appuntamento, chiuso i festivi
Ingresso libero