Myanmar. Compagni delle popolazioni indigene
Il recente incontro dei gesuiti impegnati nell’apostolato indigeno svoltosi in Myanmar, ha offerto ai partecipanti nuove opportunità per riflettere sui loro propri contesti. In Myanmar ci sono 135 gruppi etnici che costituiscono un terzo della popolazione totale del paese, che è di 56 milioni. L’incontro, della durata di cinque giorni, è iniziato con due giorni dedicati alla presentazioni dei vari argomenti, tendenze e sfide dell’ASEAN, Indigeni e Minoranze: la questione asiatica, la riconciliazione con la creazione, gli insegnamenti della Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche (FABC) per migliorare la riflessione teologica in relazione con l’accompagnamento pastorale dei popoli indigeni della regione Asia-Pacifico. Ai 15 partecipanti, quattro laici, sette scolastici e quattro sacerdoti, sono stati proposti due viaggi di approfondimento che sono stati occasione di incontro personale con alcune comunità indigene e sfollati interni nella diocesi di Phekon. Al termine dell’incontro Philip Mang Lam, un giovane scolastico gesuita cinese, ha così espresso la sua opinione: “Anche se molta gente vede la vita in città come un miglior modo di vivere, credo che lo stile di vivere indigeno è ancora il modo migliore perché è in armonia con la natura, con il ciclo della vita”.